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Atalantamania: preso il Milan, l’Inter quasi, ma guai a fare a meno di Højlund!
IL TRIO BOCCIATO- Lasciare in panca Højlund si è rivelato più un rischio che una sorpresa. Ballardini sarà anche rimasto esterrefatto, ma in pochi minuti ha capito cosa doveva fare: serrare i ranghi sui colombiani e attaccare in contropiede con i suoi migliori uomini alla prima occasione. Detto, fatto, l’Atalanta ha rischiato di finire sotto con l’ultima in cassifica: Duvan, a parte l’intuizione che ha scaturito l’insperato 1-0 a pochi secondi dal break, non è riuscito a tirare in porta nel primo tempo ed ha peccato di precisione nella ripresa, rimanendo a secco anche nel giorno del suo compleanno; non segna dal 9 novembre. Fa peggio Muriel, che manca l’appuntamento col gol dal 9 ottobre scorso, e a Cremona non si avvicina nemmeno: non è solo la mano destra a essere fasciata. Stessa fine di Pasalic, che alle 16 resta negli spogliatoi dopo aver raccolto un giallo in 45’.
IL TRIO PROMOSSO- E ancora una volta, per risolverla, Gasp deve contare sul nuovo tridente che ha scalato tutte le gerarchie: Lookman-Højlund-Boga. Ognuno fa il suo, Lookman e Boga mettono la firma e la concretezza, il goleador delle qualificazioni a Euro 2024 pecca un po’ di concentrazione e si divora un gol fatto. Non è da lui, ma quanto ha aiutato i compagni. Con il suo ingresso, anche se non è cambiato subito il tabellino, il ritmo ne ha subito risentito, in positivo, per i nerazzurri: scatti, accelerazioni sulla destra, cross, idee, velocità e fantasia. Gasperini, come Hjulmand, non può più fare a meno dell’Højlund titolare, anche se dopo 5 gol con la Danimarca appare meno pimpante. Perché, con offerte da 50 milioni tra Bayern e Arsenal, sarebbe ancora più difficile trattenerlo senza una maglia. Champions o no. A proposito: alla vigilia pasquale l’Atalanta, che affronta in casa il Bologna, prepara il sorpasso sull’Inter, già in campo venerdì in casa di una Salernitana affamata di punti.