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Atalantamania: Percassi re del mercato, già +31 milioni da Euro2020!
L’EUROPEO TI METTE LE ALI- Vola altissimo Robin Gosens, che non ha nessuna intenzione di regalare la maglia allo sconfitto CR7, ma si innalza anche Joakim Maehle, uno dei tanti eroi di questa umana Danimarca che getta il cuore oltre l’ostacolo. L’uno a destra- ma all’occorrenza sulla sponda opposta- l’altro a dettar legge sulla sinistra del Gewiss. Ma solo uno di loro è sacrificabile, e solo a una condizione: un’offerta da 50 carati. Sì, perché se il tedesco che ha fatto innamorare anche la cancelliera era già da quota salvezza (almeno 40 milioni), un 10+, anzi, un +10, li vale tutti dopo le performance in giallorossonero (2 assist e 2 gol, uno annullato). Non male anche Maehle, che sale a 16 (+5).
PESSINA E MIRANCHUK, IL FUTURO DELLA DEA- Sarà il loro anno, il prossimo, all’Atalanta. Lo dicono i numeri, 50 anni in 2, lo dice la logica, l’area piccola chiama. Perché Jojo Ilicic, dopo un assaggio di Sicilia, è sempre più diretto al Milan orfano di Calha. E perché il Matteo Nazionale deve allacciare almeno 41 volte i tacchetti nerazzurri: Percassi non regalerà mai metà gettone al Milan. Il russo, che prima degli Europei valeva 14 milioni e mezzo, ne ha acquistati un paio gonfiando la rete della Finlandia. Ma è -anzi, sarà- Pessina a far girare l’economia a Zingonia: preso a poco più di 1 milione e salito a 6 in una manciata di mesi, rendendo il tardo pomeriggio troppo azzurro con quel prodigio rinominato ‘golles’, ha fatto soffiare i ‘20’ alle orecchie di Percassi. E siamo a + 16 con metà tridente.
E GLI ALTRI?- Manca solo Malinovskyi -stregato dal dischetto e da un brutto primo tempo con l’Austria- perché de Roon, Freuler e (i recuperi palla di) Toloi stanno facendo il loro anche lontani dall’area piccola. Ma alla fine, a partire e trasformare le foglie in zecchini, sarà solo Gosens, e non è neanche detto. Oltre a Ilicic, quasi certamente. E Gollini: tutte le strade portano a Roma.