Atalantamania: per l’Europa serve motivazione, i veterani l’hanno smarrita?
EUROPA LONTANA?- Per l’Europa è indubbio che serva motivazione, un’unanime volontà di intenti. I giocatori, guidati dalle parole di capitan Toloi, sembrano averla, soprattutto i più giovani che anche ieri hanno brillato: Hojlund si è fermato al palo, Lookman al fuorigioco, ma almeno loro ci hanno provato. Patron Percassi l’ha dichiarato apertamente, “il ritorno in Europa nell’anno di Bergamo Capitale della Cultura 2023”. Dopodomani, quindi. L’unico perplesso è il Gasp: “Se chiedete a me, ora l’Atalanta non è una squadra che può puntare all’Europa”, ha svelato a fine test. Difficile che uno squadrone centri un traguardo tanto illustre quanto arduo se per primo è il suo condottiero a non crederci.
NESSUN REGALO SUL MERCATO- “Ritrovare lo spirito” è quindi l’unico regalo che il tecnico vuole ricevere a gennaio dalla Befana. Niente rinforzi, semmai qualche taglio. Malinovskyi e Boga i soliti nomi, ma mancano offerte degne di questo nome. L’unica nota lieta arriva da Zappacosta, il migliore in campo che per Gasperini “non è ancora pronto”, un acquisto fatto in casa, dove mancava dal 5 settembre. L’Atalanta deve ripartire da qui, dai suoi cross dalla destra, dalla fame di chi è mancato per tanto tempo e ora si vuole prendere tutto. Europa compresa. Contagiando gli scettici, dalla classe 1991 alla 1958.