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  • Atalantamania:| Operai al potere

    Atalantamania:| Operai al potere

    La resurrezione è arrivata a Napoli. Nel tempio più difficile, dove in pochi possono permettersi di poter narrare il compimento di un'impresa. Veniva da una Pasqua di sofferenza, l'Atalanta. Due sconfitte consecutive, qualche certezza intaccata, una classifica che non metteva ancora al riparo dai rischi delle sabbie mobili. Risorgere in terra campana sembrava missione ardua. E invece il capolavoro è lì da ammirare. Una vittoria operaia. La rivincita dei manovali del pallone. Di chi il campo, ultimamente, lo vedeva col binocolo.

    Nella serata delle rinascite, il primo a uscire dal sepolcro è Giacomo Bonaventura. Non è certo un operaio, lui, fantasia e genio, ma ha saputo approcciarsi nella maniera giusta, anche con dedizione e sacrificio. Il Jack tornava nel mazzo dai titolari: si è rivelato carta tagliente e vincente. Talentino applaudito a lungo, nell'ultimo periodo aveva pagato qualche prestazione sottotono. Scivolando in fondo alle gerarchie, a un passo dal dimenticatoio. Dov'è finito Bonaventura? In molti se lo chiedevano e lo chiedevano al mazziere, a quello Stefano Colantuono che si è confermato pokerista di primissimo ordine. Tutti lo aspettavano: l'attesa è stata ripagata nel modo migliore.

    C'è poi da raccontare la serata di Gianpaolo Bellini e Carlos Carmona. Il primo, bandiera immacolata e immarcescibile, si è ritrovato quest'anno a dover convivere con l'umidità della panchina, se non con gli scomodi seggiolini della tribuna. Ma mai una parola fuori posto, mai una critica: il gruppo, lui lo sa bene, viene prima di tutto. Ha filato la tela, aspettando il ritorno da protagonista. Il risultato è un'impresa omerica che lo ha visto in prima linea. La gioia, grande e forse immensa, è anche quella di Carmona, mediano troppo spesso sottovalutato, vuoi perché agli esteti del pallone non sempre sono graditi i sacrifici di chi, lì in mezzo, si smazza lavoro sporco a quantità industriali. Anni di fatiche e botte: non vincerà certo i Mondiali, ma serate così le vivi raramente nella vita. Serate così non le scordi mai.

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