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    Atalantamania:| Nessun dramma

    Atalantamania:| Nessun dramma

    Si scontravano le due più in forma, le due più frizzanti. Ha prevalso quella più forte. Ma non è assolutamente il caso di dispersi e piangere eccessivamente sul proverbiale latte versato. Meglio concentrarsi sulla prossima gara, contro un Genoa allo sbando e un Gigi Delneri precario equilibrista sulla fune dell'esonero. Eppure, il primo tempo non è stato affatto malvagio. Certo, i viola hanno colpito in fretta e a freddo, ma poi ci aveva pensato ancora Bonaventura.

    Quanti dubbi s'insinuavano, sul capo di Jack. C'era chi lo riteneva l'eterna promessa mai pronta a deflagrare, uno magari come Pinardi: tanto talento, ma l'affermazione non arriva mai. E invece il gioiellino di San Severino Marche ha smentito gli scettici: sa far gol, sa essere pericoloso, è migliorato anche in contenimento. Ha tutto per diventare grande. Soprattutto la testa.

    Poi è cambiato tutto, al 'Franchi'. Aquilani fa il Pirlo, Cigarini si fa espellere, Aquilani fa pure doppietta. Le lancette sembrano impazzite: in una manciata di minuti, a cavallo dei due tempi, il copione viene stravolto, gli schemi saltano. L'incipit della ripresa porterà a termine il climax, con il sempre più redivivo Toni di nuovo con la mano all'orecchio. E' un poker pesante, che un po' tarpa le ali, ma che certamente non abbatte il gruppo.
     
    Vero, una vittoria contro la Fiorentina sarebbe stata la piena legittimazione a sogni di gloria, desideri onirici di traguardi elevati, dal retrogusto europeo. Cancellare la delusione, non abbattersi eccessivamente: la chiave per rimettersi immediatamente in moto è all'insegna dell'ottimismo. Si vorrà vincere, ovviamente, domenica. E tre punti contro il Genoa si tramuteranno quasi certamente in un esonero per l'ex Gigi Delneri. E' il calcio, bello e crudele.

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