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  • Atalantamania: mercato da 7, perde Romero ma quanti colpi alla Koop(meiners)!

    Atalantamania: mercato da 7, perde Romero ma quanti colpi alla Koop(meiners)!

    • Marina Belotti
    Come da tradizione, anche in questa sessione estiva di mercato, la Dea chiude in bellezza più per quello che non perde che per quello che guadagna. La riconferma di mister Gasperini, messa in discussione dai rumors ogni fine stagione, la permanenza di Zapata e Muriel, la fedeltà al nerazzurro di Gosens, la scelta di Palomino e quella della società per Miranchuk, e anche il destino che regala, più che relega, ancora Ilicic a Bergamo. Soprattutto questi, che non figurano in nessuna tabella di entrate e uscite, sono i colpi di mercato dell’Atalanta. Più che sufficiente (7), per gli obiettivi dichiarati, salvezza ma anche Champions e magari secondo posto, non per lo scudetto. Il colpo alla Boga, che poteva trasformarsi in ‘alla Petagna, alla Berardi, alla Zaccagni’, non è arrivato. Ma non dimentichiamoci che lo Spezia sta ancora aspettando Piccoli: il prodotto de La Masia che già qualche magia l’ha fatta vedere in campo. Ancora una volta, dire no a un’operazione, è essa stessa la migliore delle operazioni. 
     
    DIFESA RIEQUILIBRATA – La questione porta girevole richiesta dal Gasp è stata risolta col ‘chiodo schiaccia chiodo’. Via Gollini, dentro Musso, quasi non ci si accorge del cambio tra i pali. La partenza del miglior difensore dell’ultima Serie A poteva lasciare un vuoto enorme nelle retrovie, colmato subito però dall’ex Juve Demiral, e dalla cessione record del Cuti Romero al Tottenham: 50 milioni di euro più 5 di bonus, anche questo è un affare per la Dea. E poi c’è Lovato, un 2000 dalle mille potenzialità, che si è fatto le ossa nel Verona di Pessina. Se sembra un acquisto secondario, ne riparliamo tra un anno.
     
    ATTACCO CONSOLIDATO, CON JOLLY – Ma i tre colpi dal centrocampo in giù sono sicuramente più interessanti perché non sostituiscono ma rinnovano l’Atalanta. Certo, è vero che Hateboer è convalescente e Gosens non se ne poteva stare da solo sulla sinistra, ma gli arrivi di Pezzella e Zappacosta nascondono altro: la possibilità che qualche esterno giochi in un altro ruolo, l’eventualità di vedere tre ali in contemporanea, la certezza che il Gasp stia pensando a un cambio del 3-4-2-1, così famigliare ai nemici da averci discusso una tesi. Aspettiamoci imprevedibilità. Una scossa data anche da Koopmeiners, il duttile centrocampista che arretra anche a difensore ma segna un gol ogni due partite. Il jolly che non ti aspetti, non solo per far rifiatare Freuler e de Roon. Infine tutti riconfermati i Magnifici 7 del tridente, Malinovskyi, Pessina, Pasalic, Ilicic, Miranchuk, Zapata e Muriel. Un attacco da grandi, coronato da Piccoli. 
     

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