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Atalantamania: media da scudetto senza cinque titolari, ed è pure in crescita. Cosa diventerà?
SEMPRE MENO, SEMPRE MEGLIO- Toloi, rinfrancato dall’esperienza in azzurro, ha fatto gli straordinari, Okoli sta crescendo a vista d’occhio, Scalvini è un robot, perfetto a centrocampo, impeccabile arretrato in retroguardia. Sportiello si conferma un secondo numero uno, mentre Gollini lo guarda dalla panca. La ruota gira, e gira anche la squadra del Gasp: il trionfo di misura racconta ancora una volta il nuovo livello di maturità, compattezza, gestione e sofferenza, ma questa volta l’Atalanta ci mette anche aggressività, intensità, energia, voglia, tecnica e qualità. È ritornata a far divertire in area e sulle fasce, ora le manca solo qualche gol in più (3 o 4) per scavalcare il Napoli anche nella differenza reti. Ma oltre alla difesa al completo, devono rientrare Zapata, Gasp spera dopo Udine, e Zappacosta, uno spara-palle sulla fascia.
VERSO UDINE- Il Gasp non si pone un obiettivo, solo il record di punti, ma vive alla giornata, mentre Percassi ha il chiodo fisso della salvezza. Una strategia per tenere basse attenzioni e aspettative, perché ci ricordiamo fin troppo bene cosa successe a dicembre 2021. E allora l’Atalanta non era nemmeno in vetta. Oggi fa specie pensarla a +7 sulla Juve, a +8 sull’Inter, a +11 da questa Fiorentina. Ma se poi si guarda le spalle, vede l’Udinese: è un campionato anomalo e la sfida di domenica al Friuli sarà forse la più interessante di giornata. Chi l’avrebbe detto, qualche anno fa. Così, mentre le big si concentrano sull’Europa, l’Atalanta si allena tutta settimana per riconquistarla, via Serie A. Ma sta crescendo, e all’Europa potrebbe non fermarsi.