Atalantamania:| Le vecchie ruggini
'Che piacere rivedersì', sono soliti dirsi i vecchi amici che si ritrovano dopo qualche tempo. A volte capita qualcosa di diverso: il rendez-vous diventa resa dei conti. Vecchie ruggini, attriti che riemergono, l'occasione per una piccola vendetta. Ultimamente, gli ex atalantini non paiono proprio affabili.
Chiaro, lampante ed evidente l'esempio di Ezequiel Schelotto. Che a Bergamo evidentemente stava un po' stretto, con tweet dal sapore interista già ben prima che le vie del mercato rendessero ufficiale il suo addio a Bergamo. Riavvolgendo il nastro a quella magica notte milanese, con la Dea che sbanca la Scala del calcio per 4-3, le immagini di un Levriero scatenato sono ancora nitide. Le scaramucce con Raimondi e il parapiglia finale, il Galgo protagonista in negativo che non le manda a dire (e a dare) ai suoi ex compagni di spogliatoio. Oltre il danno, pure la beffa: mazzata del Giudice sportivo sull'Atalanta e quasi una carezza a Schelotto.
Ma è un altro episodio, probabilmente, a bruciare di più nei cuori nerazzurri: ciò che è accaduto sabato a Marassi. Sì, perché Thomas Manfredini era un pezzettino di Atalanta. Tanti anni, tante gioie, pure qualche amarezza, ma certamente un'avventura non indifferente. Era amato dai tifosi, eppure tutto sembra incredibilmente cambiato. Già quell'addio invernale, per un un contratto più lungo e più ricco, aveva fatto storcere il naso a non poche persone. Vero, pecunia non olet, ma qualcuno ha ancora a cuore il valore di una maglia.
Nel match di sabato, poi, si è visto qualcosa di non certo piacevole. Un Manfredini nervoso, quasi rabbioso, che non esitava nell'usare 'armi non convenzionali' nei confronti dei suoi ex compagni, specie su Bonaventura. Sabato arriverà il Bologna di Manolo Gabbiadini: ma forse, almeno questa volta, con un 'figlio di Zingonia', ci si potrà scambiare solo pacche sulle spalle, e non colpi proibiti.