Atalantamania: largo ai giovani, inizia la nuova era!
FORZE FRESCHE- Perché non può essere solo un caso o una strategia, se l’Atalanta accelera il passo in tutti i secondi tempi. Il merito è dei cambi, delle forze fresche che subentrano ai veterani. Oppure, che poi alla fine è la stessa cosa, il demerito è dei titolari, meno propositivi e affamati dei loro nipoti nerazzurri. Così Højlund ed Ederson, insieme a Lookman e Soppy, hanno fatto dimenticare presto Muriel e Malinovskyi, ma anche Pasalic e Hateboer. Con la Roma sarebbe forse un azzardo partire con le cinque new entry dal 2000 in su, ma il 2 ottobre 2016 fu proprio una baby Atalanta dinnanzi al Napoli a dare inizio a un ciclo vincente. A una nuova era.
INDIFESA- Non ho citato Okoli, perché il lunch match gli è rimasto particolarmente indigesto. Prima Dessers che scappa via, poi la mano che si alza sulla palla gol di Koopmeiners, poi l’occasione per riscattarsi a due passi dallo specchio e il passaggio a Radu. Può capitare una giornata no, ma se c’è un reparto in emergenza, sicuramente è quello difensivo. Le perdite di Palomino e Djimsiti cominciano a farsi sentire, anche perché Scalvini e de Roon non arretrano più dalla mediana. L’unico piano B è la difesa a quattro, l’abbondanza di esterni tramutati all'occasione in terzini. L’Olimpico giallorosso è l’ultimo ostacolo, dopo la sosta torneranno Zapata, Zappacosta e Djimsiti.