Atalantamania, la prestazione conta più del risultato: l’EuroDea è tornata, Inter avvisata!
L’INTESA VINCENTE- Ha ritrovato il gioco in attacco, con un Lookman strepitoso che non accenna a fermarsi. Persino su rigore, dove la creatività e la fantasia lasciano spazio alla freddezza e condannano i numeri 10. Ma quanti gli assist mandati all’aria da compagni meno precisi (Hateboer) e inesperti (Hojlund). Con Muriel, forse, sarebbe finita in un altro modo, la loro intesa in area non trova eguali. Sei gol e tre assist in 749’, Lookman è decisivo ogni 83’: in tutte le partite c’è la sua firma. ’11 Lookman’ ha scritto sulla schiena, e sarebbe davvero bello averli tutti in campo dal 1’.
DA MAEHLE A EDERSON- Ma l’Atalanta ha ritrovato anche il gioco sulle fasce, con un Maehle che ieri forse pensava di indossare la divisa rossa della Danimarca. Una prova per il Mondiale in Qatar ormai davvero alle porte, perché quando gioca per la sua Nazionale il numero 3 si trasforma. Ieri ha lasciato indietro Kim e Anguissa, bucando l’area e inventando cross a profusione. Infine, è ritornato anche Ederson, forse l’unico degli acquisti sul mercato (estivo, Boga non conta) che finora aveva deluso. A centrocampo rende indubbiamente di più che sulla trequarti. Ora l’Atalanta è chiamata a ripetere la prova: col Lecce al via del Mare, con l’Inter al vecchio Comunale.