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    Atalantamania: la difesa manda all’aria l’Europa, ma che gioco Gasp-Juric!

    Atalantamania: la difesa manda all’aria l’Europa, ma che gioco Gasp-Juric!

    • Marina Belotti
    Serataccia per Djimsiti e Freuler, insieme a Toloi i colpevoli del poker granata. Musso prende quattro gol, Scalvini non aiuta. Eppure, quello che si sono chiesti tutti, tra tifosi e addetti ai lavori, alla fine della gara è: perché Demiral e Pasalic sono partiti dalla panca? Bella domanda. Facciamo un passo indietro, perché al fischio d’inizio di Abisso così stavano le cose: Roma e Lazio avevano perso, la Fiorentina aveva addirittura preso un poker (infausto presagio…) dall’Udinese, l’Europa era a un passo, la promessa del quinto posto a -1, si giocava in casa, contro un Toro che non aveva più niente da dire. Roba da scalpitare già all’imbocco del tunnel, con i migliori 11 in campo. Stasera non si giocava a Glasgow, eppure ecco il turnover: Pessina, che mai una volta è riuscito a strappare un 6 in questa stagione, al posto di Pasalic e Djimsiti, ancora timoroso per il doppio infortunio, invece del muro Demiral. I conti non tornano, ed è solo l’inizio.
     
    CASA, DOL...ENTE CASA- La solita frenesia tra le mura amiche accompagnerà infatti il primo gol granata, e non basterà il cuore dell’Atalanta, che sorpassa la banda di Juric prima, e pareggia i conti in 5’ poi, per evitare una disfatta. In mezzo, troppi black-out difensivi, troppa poca lucidità, troppa poca fame. Per questo adesso fa paura la Salernitana che lunedì sera sarà ospite a Bergamo, dove la Dea in campionato nel 2022 ha vinto solo una volta, sulla Samp, il 28 febbraio. Due mesi fa. A gioire è l’Italia fuori dall’asse Bergamo-Torino, che applaude il 3-4-2-1, il gioco, i gol, uno show inedito che ha regalato spettacolo.
     
    EUROPA SI'- E il “meglio non avere l’Europa il prossimo anno, quando il campionato sarà già anomalo a causa del Mondiale, per concentrarsi solo sulla Serie A e tornare in Champions” deve essere il piano D dell’Atalanta, la magra consolazione, non certo l’obiettivo. La forza della Dea di Gasperini, se alla fine rimarrà, è stata sempre quella di fortificarsi, mai indebolirsi, con le gare in Europa. Il piano A, la Champions, è sfumato da un pezzo, ma ora c’è un B o un C, Europa League o Conference, da perseguire. Altrimenti Pagliuca, alla prossima X/1 al Gewiss Stadium, se ne tornerà al Boston Garden.

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