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Atalantamania: la Dea non sa più vincere, ma Roma e Fiorentina la tengono a galla!
2022/2023- Via i giocatori che non ci credono più quindi, dentro giovani affamati e volenterosi. Poi si valuterà o rivaluterà anche il modo di fare calcio, aggressivo e votato all’attacco, il fiore all’occhiello di Gasperini, che in questa Atalanta però non sta più dando i suoi frutti. Colpa dell’abbassamento di livello della Dea o merito delle avversarie medio/basse che hanno alzato la qualità (e ora conoscono a memoria la squadra gasperiniana)? Se qualcosa andrà cambiato, oltre ai titolari (il Gasp li ha provati un po’ tutti da gennaio a oggi, 15 diverse combinazioni nel tridente in 16 gare), sarà sicuramente nel modo più che nel modulo di gioco. Lo sbilanciamento in attacco funziona solo se ci sono punte che la buttano dentro almeno una volta su tre. E Pasalic, per dire, è l’unico che ha questi numeri: 12 gol in 34 gare, oltre a 7 assist, è lui il vero capocannoniere dell’Atalanta. Anche se Gasperini lo lascia spesso in panca dall’inizio (perché?) e gli sembra un azzardo puntare sul croato come unico centravanti. Ma con questi Muriel e Zapata, 0 tiri in porta, è bene che ci pensi in vista delle tre finalissime. Più compatta in difesa (la difesa a 4 contro la Salernitana rendeva di più), più solida in mediana, più idee sulle ali, più concreta nell’area piccola: così deve essere la nuova Atalanta.
ULTIMA SPEZIA- Questa è davvero l’ultima spiaggia, l'ultima occasione (poi c’è il Milan che vuole vincere lo scudetto a San Siro…) per rientrare in corsa e dare il tutto per tutto, almeno per la Conference, ancora della Fiorentina avanti negli scontri diretti: i nerazzurri saranno ospiti dello Spezia, mentre Roma e Viola, reduci da una X e da una sconfitta, si toglieranno punti a vicenda nello scontro diretto che sorride alla Dea. Così, anche se continua a non vincere e a non convincere, l’Atalanta (solo) sulla carta e per demeriti altrui rimane in lotta per l’Europa.