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    Atalantamania: la Dea in emergenza fa paura alla Lazio (come all’Inter). Ma quale scontro Champions?

    Atalantamania: la Dea in emergenza fa paura alla Lazio (come all’Inter). Ma quale scontro Champions?

    • Marina Belotti
    Non ricapiterà mai più, alla Lazio, di sfidare un’Atalanta senza Muriel, Zapata, Pasalic, Ilicic e Malinovskyi. Roba da non vedere mai nerazzurri nell’area di Strakosha (e invece Miranchuk ha pure sfiorato il gol), roba da impallinare Musso con almeno un paio di reti (e invece Immobile è stato annullato). Se la Dea, snaturata della sua aggressività e decimata per davvero (imparagonabile alle assenze biancocelesti, nonostante Sarri provi a metterci un = nel post gara), tiene a freno la Lazio all’Olimpico dopo aver bloccato anche la capolista Inter, allora è davvero da Champions. Non lo è di senz’altro l’Aquila biancoceleste, che non sa approfittarsene. Lo scontro diretto, ormai, l’Atalanta può averlo solo con le prime 5 in classifica. 
     
    I NUOVI EROI- I campioni, ieri sera, avevano il volto di un neo maggiorenne, di un turco alla riscossa sempre incerottato, di un ex panchinaro che ha fatto la gavetta più veloce della luce. Scalvini, Demiral, Pezzella, gli eroi della serata che non ti aspetti. Riferito sia alla serata che agli eroi. Dopo soli 179’ in A, esordisce per la prima volta nel massimo campionato in un ruolo non suo e contro un gigante chiamato Milinkovic-Savic: il futuro Bastoni Scalvini, fresco di vivaio, piomba su tutte le palle e va nei contrasti con grande coraggio, stemperando la furia del biancoceleste. Sembra un veterano, invece 42 giorni fa era minorenne. Il migliore in campo è l’ex Juve Demiral,” e ora provateci voi a rimpiangere Romero”, sembra dire: si diverte a frenare, chiudere e imbambolare il Ciro nazionale, un leader con i compagni. E cosa dire di Pezzella? Altro che rincalzo, lascia Maehle in panca, incatena Hysaj e Anderson, poi s’inventa trequartista e pure punta a destra. Sono loro i protagonisti di una serata inedita e di una Dea che dimostra ancora una volta di avere mille volti e mille vite, imbattuta in trasferta dal marzo 2021.  
     
    CHI FA POSTO A BOGA? Dimenticavo: oltre a Zapata, Gosens, Cittadini, Ilicic, Pasalic, Koopmeiners, Muriel e de Roon, Malinovskyi e Hateboer, all’appello mancava anche Boga. A cui ora l’entourage nerazzurro deve liberare il fatidico slot, perché con lui ho l’impressione che ci si divertirà, e i gol torneranno. Ormai il Covid ha regalato il super green pass un po’ a tutti i giocatori nerazzurri che, alla ripresa col Cagliari, si troveranno nove rinforzi in più. Sì, nove, perché uno deve partire, oltre a Piccoli: un over 22 chiamato Miranchuk (ma senza Ilicic alla fine potrebbe rimanere), Ilicic (ma ha bisogno di riprendersi tra le braccia della famiglia bergamasca) o chissà chi. Forse Gosens, perché i 35 milioni offerti dal Newcastle sono realtà e la trattativa è aperta. Non Zapata, che anche ieri ha fatto sentire la sua mancanza. 

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