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Atalantamania: la Dea ha l’asso Miranchuk ma la faccia da poker!
MA CHE TRIDENTE, E’ UN OTTOVOLANTE- Ma quante risate si sono fatti ieri notte Lele Adani e Riccardo Trevisani nel fare la conta degli attaccanti nerazzurri? Ogni volta ne dimenticavano uno, e via a ricominciare daccapo, come bambini alle prese con una filastrocca troppo complessa. Ma qui è tutto facile, l’Atalanta ha un attacco stellare, c’è solo da mettersi d’impegno e imparare gli otto nomi: Papu Gomez, Ruslan Malinovskyi, Mario Pasalic, Aleksey Miranchuk, Josip Ilicic, Duvan Zapata, Luis Muriel, Sam Lammers. E adesso capite, perché Percassi non ci ha pensato due volte a salutare Diallo? I gol da cineteca che tolgono le ragnatele al sette arrivano tutti dal tridente nella sua forma più pura, uno a testa per i Cafeteros, e la perla del capitano a cui ormai siamo abituati ad assistere ogni 90’. Si è limitato la scorsa stagione, adesso recupera: 5 partite, 5 gol e 2 assist, ho detto tutto. Ma, anche qui, faccia da poker, perché è nei difensori di razza (ma in certe occasioni da brivido…che razza di difensori?!), che si celano i goleador più pericolosi. Basti pensare che, in occasione del primo gol, è Toloi a crossare al centro dell’area piccola, dove Djimsiti fa una rovesciata e Romero la sponda di testa per l’assist. E chi difende? Nessuno, oppure è solo un’altra faccia da poker. Speriamo, perché tra cinque giorni l’Ajax non bleffa come il Midtjylland…
DALLA RUSSIA CON ARDORE- A tratti somiglia a neve il diluvio danese, ma a fioccare sono solo le azioni da gol dell’Atalanta, Hansen si supera nonostante il mal di schiena per la raccolta palle. E poi, sotto al tabellone luminoso, a 10’ dalla fine, si staglia una figura che, capelli appiattiti dalla pioggia, ricorda vagamente Lammers. Ma lo ricorda ancora di più in campo, quando non perde tempo a involarsi in profondità e inventare quel gol da manuale, sinistro a giro all’incrocio dei pali. Sembrava facile, fatto da lui. Eppure non è Lammers e non è nemmeno Ilicic, anche se tutti hanno accostato il suo nome a quello dello sloveno in tempo di mercato. Aleksey Miranchuk è un venticinquenne che, senza quell’infortunio al bicipite femorale, chissà dove sarebbe ora. Ha il gol nel Dna, come Lammers, è uno spreco lustrarsi gli occhi negli ultimi scampoli di gara. Per questo mister Gian Piero Gasperini sta già pensando a delle rotazioni, con la Samp sabato e con l’Ajax martedì. L’Atalanta e il mondo del calcio hanno un disperato bisogno di qualità. E quella del russo merita di gran lunga la maglia 59 dal primo minuto. Perché se la Dea batte l'Ajax ha un piede agli ottavi.