Calciomercato.com

  • Atalantamania: la Dea bussa alla porta dell’Inter, sarà sfida scudetto!

    Atalantamania: la Dea bussa alla porta dell’Inter, sarà sfida scudetto!

    • Marina Belotti
    Padelli, De Maio, Pussetto vs Zapata, Gosens, Freuler e Zappacosta. Tre i titolari d’emergenza dell’Udinese, tre pedine diverse da quelle in campo dal 1’ nel pari col Milan e nel poker al Cagliari, contro le quattro pesantissime assenze dei big nerazzurri. Se non è vero che l’Atalanta era messa peggio dei bianconeri (contando la panchina, priva comunque di Sportiello e Piccoli), poco ci manca. Eppure la Dea si è ritrovata, dopo i pit stop con Roma e Genoa, riproponendo gioco, tecnica e qualità. Non accontentandosi del poker (se lo fa, rischia e si snatura), cercando invece una goleada. E spaventando l’Inter, ora a -8, ma potenzialmente a -5 con la prima giornata da recuperare per entrambe: con una vittoria al Gewiss Stadium il 16 gennaio, l’Atalanta potrebbe rientrare a tutti gli effetti nella corsa scudetto.
     
    COSA VA- L’Atalanta dalla maglia color corallo delle imprese (Juve e Napoli) chiude la pratica Udinese nel primo tempo mandando in rete il tridente al completo. Nella prima gara in cui il nuovo protocollo è entrato in vigore, la Dea si conferma miglior squadra in trasferta del campionato (non ha mai perso). E poi ci sono i numeri dell’attacco, orfano di due pezzi forti come Boga e Zapata, che fanno sorridere: Pasalic con l’ottavo gol in A diventa il centrocampista più prolifico del campionato, Muriel realizza la sua 50esima rete con la maglia dell’Atalanta, e la decima contro l’ex Udinese da quando veste nerazzurro, Malinovskyi è a 6 gol e 2 assist in stagione e Maehle finalmente, dopo essere stato etichettato per un anno intero come il ‘goleador della Danimarca’, si sblocca anche con la Dea. La rosa è lunga, fuori dagli 11 oltre a quelli di cui sopra c’era gente come Demiral, Hateboer, Pessina, Miranchuk, Ilicic, ma mai come in questo periodo storico a mister Gasp conviene chiudere un occhio.
     
    COSA NON VA- Alcune leggerezze che hanno rischiato di ridare fiducia all’Udinese riaprendo la gara. Errori in fase di copertura che contro l’Inter potrebbero costare più cari di due gol. Anche perché, segnare sempre almeno due reti in più dell’avversario per stare tranquilli, non è impresa facile con i milanesi che finora ne hanno subiti solo 16 (contro i 26 dei nerazzurri). Ora ci sono sei giorni e una sfida di Coppa Italia col Venezia (che lusso!) per testare la lucidità e la continuità di rendimento dei singoli, facendo particolare attenzione a quelle palle in profondità per la punta (ieri Deulofeu) che troppo spesso sorprendono centrocampo e retroguardia. 

    Altre Notizie