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Atalantamania: la chiave di lettura in tre parole
Atalanta in stile ‘Speedy Gonzales’. In queste prime uscite stagionali il team di Reja si è proposto in campo con con i giusti movimenti, conseguendo un importante possesso palla e costruendo azioni su azioni. Il tutto condito dalla velocità dei giocatori disposti in campo, quella rapidità che a Maxi e company consente di mantenere il baricentro più alto possibile, oltre la propria metà campo. Un’Atalanta diversa rispetto alla colantuoniana predisposta a stare in difesa e dalle ripartenza alquanto soft. Fulcro principale di tale cambiamento non può stare che nel centrocampo: De Roon, Kurtic e Grassi costituiscono il trio perfetto di una via di mezzo sempre più fluida e impenetrabile per gli avversari. L’intelligenza della squadra sta in primis in loro e nella fantasia fenomenale di Maxi e Gomez: il primo è decisamente una scoperta nel ruolo d’ala, giacché non è la sua posizione naturale ma, nonostante ciò, si sta rivelando decisivo, basti pensare che suo è stato l’assist per il gol di Denis al 93’. Sul secondo c’è poco da dire se non la sua straordinaria disinvoltura nel spaziare, bruciare l’avversario nell’uno contro uno e nel suo impegno costante nella corsa, quasi fosse un tapis roulant alla massima potenza in modalità on per 90’. Al QI dell’attacco va affiancato quello della retroguardia: Paletta e Toloi. La loro incisività negli interventi, la freddezza con cui giostrano la sfera al limite dell’area sono sinonimo di un solo termine: sicurezza. La ciliegina sulla torta è rappresentata da Sportiello, determinante con la Sampdoria su quel tiro dalla distanza di Soriano.
Ora i nerazzurri dovranno affrontare un acerrimo nemico, la Fiorentina, squadra che avrei volentieri evitato di incontrare in questo momento così super. I viola giungono alla gara di domenica sera motivatissimi, dopo la grandiosa vittoria in Europa League con Belenenses per 4-1. Il giocattolo di Sousa funge e anche bene. All’Atalanta non resta che sperare in un calo fisico dei gigliati ma, al medesimo tempo, dovrà scendere in campo come fatto sino all’incontro coi doriani. In fondo tirarsi indietro è impossibile, provarci è doverosissimo.