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Atalantamania: la consapevolezza dei propri limiti
Il 2014 è stato per l'Atalanta un anno dalle facce diametralmente opposte: tra il febbraio e il maggio scorsi, i nerazzurri, dopo la sbandata contro i parmensi costata 4 gol, danno avvio a un processo di risultati utili consecutivi che inizia con un pareggio esterno in quel di Udine e procedono con un filotto pari a 6 vittorie, 46 i punti conquistati sino a quel momento; a Bergamo si sogna l'Europa, in molti, più che crederci, ci sperano ma le speranze si annullano con le sconfitte successive con Sassuolo, Roma e Verona. Se i nerazzurri nella seconda parte del torneo si rivelano la bestia nera delle avversarie, non si può ammettere la medesima cosa per l'inizio del campionato in corso: 15 punti incassati divisibili tra 7 sconfitte, 3 vittorie e 5 pareggi. Praticamente un punto ad ogni partita per potersi salvare. Se mai basterà. Ma, ciò che ha destato perplessità, è stato l'atteggiamento impaurito e disorientato con il quale la squadra si è espressa in diversi e continui momenti del suo percorso. All'alba della diciassettesima giornata, è alquanto improbabile che, di fronte a una scultura per metà plasmata, la si possa distruggere per farne una nuova e completa da qui alla fine della Serie A. Ci sarà da stringere i denti per giungere alla tanto sospirata salvezza, sperando in qualche nuovo e decisivo innesto all'interno del team.
Il punto sulla sessione invernale del calciomercato. Primo colpo: Maurizio Pinilla. Un centravanti. Inevitabile. Il reparto offensivo ha pianto l'assenza di Denis sino all'avvento del match natalizio, in cui finalmente si è sbloccato con due segnature e dell'inefficacia degli altri compagni, in primis Bianchi e a seguire di Boakye, sebbene quest'ultimo due reti le abbia siglate. Ben venga il cileno. Ma non basta. In primis, in virtù degli infortuni di Estigarribia e Raimondi serve un esterno alto in grado di puntare l'uomo e andare sul fondo; i nomi papabili dalla società nerazzurra sono quelli di De Ceglie e Vargas anche se agli orobici è stato affiancato, in queste ultime ore, quello di Emanuelson. Inoltre, voci di corridoio, vorrebbero Percassi interessato all'acquisto di un terzino/esterno dell'Inter: Mbaye. Con Zappacosta e Benalouane in pole position per quel ruolo da retroguardia, al quale potrebbe far coda Masiello prossimo al rientro dopo la squalifica per il caso scommesse, è inutile un ulteriore rinforzo in quello spazio; Mbaye potrebbe giocare avanzato ma, quell'area è già ben occupata tant'è vero che nemmeno Molina e Spinazzola hanno avuto chance per mettersi in mostra. Da non sottovalutare il centrocampo: Cigarini e Carmona in diversi frangenti si sono rilevati lenti, prevedibili favorendo azioni, anche fatidiche, in contropiede. Baselli non è ancora maturo, pertanto non pronto a far le veci del titolare. Marino pare essere sulle orme di Ucan della Roma e Khrin di Thohir. Fantacalcio? Non resta che aspettare i prossimi risvolti futuri. Nel frattempo, buon 2015 e buon proseguimento di campionato.