Atalantamania: l'eroe dei due mondi
Appellandoci alla definizione di Garibaldi come 'l'eroe dei due mondi', giacché le sue gesta si divisero tra Europa e America Meridionale, potremmo far riferimento a Biava come il giocatore emblema dell'inizio, dello sviluppo faticoso e insidioso di questo torneo con a capo la direzione di Colantuono e del passaggio, valsa la ripresa nerazzurra, a Edy Reja. Da qui la concezione dei due mondi, come due realtà differenti così come, in codesti, diverso è stato anche il percorso di Biava. Con l'allenatore di Anzio, il giocatore di Seriate riuscì da subito ad impossessarsi del suo posticino lì, nelle retrovie, tanto da collezionare ben otto partenze da titolare consecutive; qualcosa poi si è visibilmente rotto, comportandogli la panchina e, ne siam certi, avrebbe meritato altre possibilità, dal momento che in difesa è sempre stato sinonimo di sicurezza e perfezione. A seguire, tra i fastidi all'anca e l'infortunio accusato a febbraio, non ha avuto modo di ritornare sul rettangolo di gioco con costanza. Con la cessione del timone al tecnico goriziano, ha ripreso a sorridere, a star bene gradualmente fisicamente e ad occupare quella posizione più che meritata. Cinque presenze con Reja, per ora e, la ciliegina sulla torta, è giunta nel match di domenica scorsa con la Lazio: siamo a pochi minuti dalla ripresa quando, in virtù di un calcio d'angolo battuto da Gomez, zitto zitto, quatto quatto, Biava stupisce tutti elevandosi da terra e, successivamente, insacca alla perfezione, mandando fuori uso il medesimo Marchetti. Insomma, oltre la continuità ritrovata, anche la gioia del gol del momentaneo vantaggio.
Domani il difensore soffierà la sua 38^esima candelina e, il suo contratto, sarà prossimo alla scadenza a fine mese. E un regalo Biava e l'Atalanta, dopo il campionato tribolato che quest'anno hanno attraversato (e ancora non è finito), potrebbero concedersi un reciproco regalo. Senza troppi giri di parole, per la sua correttezza nell'intervento, per l'irruenza esaltata solo all'estrema occorrenza, per la dedizione al lavoro, volta più a sostegno alla squadra che a livello personale, il rinnovo del contratto sarebbe il primo e grande mattone da porre all'Atalanta che verrà in previsione futura. Una certezza da cui ripartire in estate. Lo stesso Biava, nel dopo partita post Lazio, si è dichiarato contento e soddisfatto dell'ambiente affermando che, da parte sua, non ci sarebbero problemi a rimanere ancora a Bergamo. Ora la palla passa allo società. Nel frattempo, tanti auguri 'eroe' dei due mondi.