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  • Atalantamania: indietro tutta! ‘La parola alla difesa’

    Atalantamania: indietro tutta! ‘La parola alla difesa’

    • Marina Belotti
    “Giuro, Vostro Onore, che è andata davvero così…”. Sì, sembra strano e paradossale, ma l’Atalanta è tornata a vincere con autogol di un difensore ducale e due reti di centrali innamorati delle retrovie. Ma quello che conta davvero, è che l’Atalanta sia tornata, definitivamente. E ora la classifica sorride perché, con il ritrovato Ilicic, son già dodici: la metà dei quali raccolti dal suo ritorno in campo.

    DIFESA TOP- Tre gol nati dalla sfortuna di Gagliolo e dalle ‘riserve’ Palomino e Mancini: ma altro che vice di Caldara e Masiello! L’ottica Ancelottiana, che poi è quella del Gasp targato 2016, ci ha insegnato che la panchina fa la differenza (e anche la somma di punti), mentre Gentil Cardoso ci ricorda che la miglior difesa è l’attacco. In questo caso però dobbiamo smentirlo: “La miglior difesa all’attacco!”. Assist e gol del baby Nazionale Mancini, che svolge il suo compito da tinte azzurre, accanto a un Palomino immenso: spinte, contrasti, affondi in attacco, per il gol, e in difesa, dove salva lo specchio su Gervinho. Una garanzia, e il puntino sulla ‘I’ della penultima lettera è scritto da Rafael Toloi, che regala una splendida prestazione, anch’egli a due passi e tiri dal gol. Secondo centro in A per il 23 e il 6 ma, se è vero che i gol della difesa valgono doppi, come a calcetto, sarà solo l’inizio: gli 11 del Bologna sono rossi e blu, gli omini tra le barre del balilla.

    AVANTI STOP- E non sarebbe male se anche l’attacco contribuisse un po’. Perché l’unico neo, da due mesi a questa parte, risiede proprio nell’avanzata incessante, soffocante ma inconcludente, dei goleador. In quel primo tempo battente di occasioni tradotte in una lingua morta. E ancora una volta si va al break su un immeritato 0-0: vanno tirate le orecchie al Papu, a cui riesce un tiro su due nei pressi dello specchio, e a Barrow, richiamato dal Gasp per l’avidità sulla sfera ma il vizio perso sulla porta. Inutile fare orecchie da mercante, Ilicic gli bagna il naso, traino e treno dell’attacco, ha riportato la Dea sui giusti binari: il tiro fortuito che sblocca il match non gli rende merito, seppellisce Sepe di palle gol al grido ‘Tira!’ di tutto lo stadio. Quello che deve continuare a fare domenica, per rubare scores a Skorupski.

    GOLOGNA- Una trasferta fuori casa, da un Pippo Inzaghi in cerca di riscatto personale contro la maglia che vestiva ventidue anni fa. Certo, se la difesa e l’attacco viaggiassero a braccetto…altro che goleada. “Gli attaccanti vincono le partite. Le difese i campionati”; alla Dea, tutto sommato, basterebbe continuare a vincere: superato il ponte Bologna al ponte dei morti, può rinascere e far suo l’Inter a Bergamo. E con la qualità di gioco dell’Atalanta ci si potrebbe anche confondere sui nerazzurri in campo…

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