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    Atalantamania: il valzer delle punte

    Atalantamania: il valzer delle punte

    Approfittando della pausa della Serie A, causa gli impegni della Nazionale, proviamo a dare i numeri e a lanciare a confronto due attaccanti che, con passo altalenante e diverso, sono i perni di riferimento di Maxi e Gomez: Denis e Pinilla.

    Numeri alla mano, il re delle rovesciate ha collezionato sino a questo momento ben 761’ di gioco contro i 254’ del Tanque, un divario che fa riflettere ma condizionato anche da diversi fattori. Partendo dall’argentino l’apertura del campionato nonfu delle migliori, giacché si infortunò subito con la prima con l’Inter e per vederlo di nuovo operante dal primo minuto si dovette attendere l’Hellas in casa. Da quel momento in poi Denis è partito titolare in ben 2 circostanze, mentre il cileno è apparso nell’undici iniziale in 8 occasioni. Chiaro, sembra evidente che Reja abbia una predilezione maggiore per Mauricio ma è altrettanto vero che, tra i due, è quello maggiormente ‘cattivo’ con gli avversari: ben 7 sono i cartellini gialli presi da Pinilla contro gli zero per Denis. Della serie, un attacco atalantino ambivalente, dalla faccia buona da una parte e dall’altra più indiavolata per un totale di 4 gol messi a segno. Quest’ultimo un dato che fa storcere il naso, visto che, alla dodicesima giornata, qualche gollonzolo in più dalle nostre punte di riferimento ci si auspicava: le magie di Pinilla giungono occasionalmente, senza continuità, mentre il Denis di oggi appare lontano dal bomber degli albori nerazzurri.

    Sicuramente il valzer indetto da Reja può solo fare che bene ad entrambi: l’alternanza tra i due è motivo di sollecitazione, continuo mettersi in discussione, che, di questo passo, si spera possa essere motivo di sana cattiveria da tramutarsi sotto porta in segnature determinanti.

    Per finire, colgo l’occasione di questo editoriale per esprimere la mia solidarietà a quei cronisti, a quegli sportivi presenti la notte scorsa allo Stade de France e in generale al popolo francese per quanto accaduto meno di un giorno fa alla loro Nazione. Perché lo sport e la passione che ci legano per la nostra attività siano motivo di solidarietà. Sperando che un giorno possano anche essere motivo di vittoria contro il terrorismo.

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