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    Atalantamania: il primo pareggio non si scorda mai

    Atalantamania: il primo pareggio non si scorda mai

    • Sabrina Fratus
    L'Atalanta di Gasperini non è solo bianco o nero. E' anche grigio e, grazie a questa tonalità, ha avuto modo di strappare un gioiello sberluccicante di punto in quel di Firenze , il primo pareggio marchiato Gianpiero, che, probabilmente, nessuno si aspettava potesse accadere.

    L'umiltà premia o semplicemente ripaga la consapevolezza dei propri mezzi quelli mai messi in dubbio da Gasperini il quale, contro tutto e tutti, ha portato avanti costantemente le proprie idee, anche quando le critiche dell'ambiente avrebbero potuto destabilizzarlo. Ma non l'ha fatto e oggi ''mister presunzione'' si può leccare le dita dal momento che sta rispondendo (e anche bene) a chi gli chiedeva risultati: due vittorie importantissime con Crotone e Napoli anticipano la buonissima prestazione all'Artemio Franchi, dove i nerazzurri mancano al successo dal 1993. Ma è anche bene riconoscere che, quanto guadagnato ieri, è l'esito di un lavoro di squadra, all'interno del quale, senza troppe paure, Gasperini ha riposto totale fiducia ai suoi giovanotti: Caldara, per quanto non abbia brillato causa influenza, ha cercato di metterci l'impegno, Conti si è rivelato il migliore in campo salvando il risultato evitando il gol di Sanchez, Kessié è rientrato dalla squalifica sacrificando le proprie attitudini per marcare Borja Valero ma al fine di aiutare la squadra, Petagna, per l'ennesima volta, ha dimostrato di avere dimestichezza in avanti e di meritarsi quella maglia, a discapito di Pinilla e Paloschi costretti ad accomodarsi in panchina, seppur ieri sia mancato l'urlo del gol. Arrivati a questo punto, potremmo dire che le scelte tattiche di Gasperini sono dettate da un forte senso di meritocrazia o, forse, dalla sua spiccata capacità di rendere il proprio team duttile a 360°: mettere in campo giocatori selezionati secondo un particolare assetto sulla base del posizionamento avversario. Per cui nessuno può permettersi di giacere sugli allori, ''oggi tocca a me, domani tocca a te'' e così tutti si sentono e si rendono partecipi di un puzzle che sembra costruirsi pezzetto dopo pezzetto, anche quel tale Stendardo, che molti si chiedevano che fine avesse fatto, il quale ieri è subentrato a Caldara e l'ha fatto egregiamente, occupando la sua zona con efficacia.

    Ora sotto con l'Inter, prossima avversaria, che a Bergamo non ha mai trovato terreno facile per le sue gambe e che non sta passando giorni felici: tra Icardi e i tifosi è ''guerra'' e, in aggiunta a ciò, la sconfitta subita per volere del Cagliari ha appesantito ulteriormente gli animi. La truppa orobica, dal canto suo, sull'onda della propria ripresa potrebbe rispondere con la sceneggiatura de ''Tutti insieme appassionatamente'', facendo gioco forza proprio sull'entusiasmo del gruppo. Per ora, all'indomani della prestazione contro i viola, la regia propone, in forma titolare riadattata per l'occasione, ''il primo pareggio non si scorda mai'', perché anche i punticini, seppur pochi, alla fine del campionato avranno il loro prestigioso e riconosciuto peso.

    Ps: Buon compleanno, Dea...

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