Atalantamania, il carbone non cancella l’Happyfania della Dea
10 E LODE- Perché alla fine, anche in dieci uomini per tutto il secondo tempo, l’Atalanta tiene botta. Non lascia spazio a centrocampo, si toglie lo sfizio di disorientare Fazio, insabbia tutti i colpi del Faraone. Ma la lode arriva al triplice fischio che triplica il punteggio: per i due gol e per la grinta della muraglia, di quel Masiello che respinge di petto, di quel Berisha che para l’impossibile proprio quando c’è più bisogno di lui. E alla fine non sono trenta i punti, ma trenta e lode.
GIU’ AL NORD- Dzeko segna, ma il gioco nerazzurro sogna. Tra il vichingo e l’olandese, il nord europa atalantino gela l’Olimpico e il Colosseo collassa. Impazziti, i tifosi corrono ad accogliere gli atalantini ad Orio senza prendere l’aereo: hanno i piedi per terra ma il sinistro del danese li fa volare. Un colpo da attaccante, preciso, potente, da uno che non ha paura di tirare, nemmeno quando lo squarcio sembra essere troppo piccolo. Del resto, lui è un gigante di quasi due metri e un quintale.
TRIPLO- Non è il nome di un nuovo cioccolatino trovato nella calza ma l’impegno che ora aspetta alla Dea, aperto su ogni fronte. Dopo quattro trasferte di fila da bottino pieno, Bergamo sogna in grande e fa bene, perché è proprio contro le grandi che la paura non fa novanta ma cento e lode. Juve in Coppa Italia, Borussia in Europa, Napoli in campionato. L’Epifania tutte le feste porta via ma non quelle degli atalantini, che nei prossimi cinquanta giorni cercheranno il botto del 2018. Perché le vittorie continuano a piovere a raffica, quasi fossero scritte con la carta carbone. Ecco, appunto, persino il carbone per questa Dea ha un dolce aroma: e si è visto, a Roma…