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Atalantamania: il calciomercato della punteggiatura
L'esclamazione principale sopraggiunge con l'affare De Roon a inizio estate: 14 milioni in entrata. Impossibile dire di no all'onerosa offerta del Middlesbrough! Perchè i tifosi bergamaschi ne sono consapevoli: è destino dell'Atalanta pescare nei campi di tutto il mondo perfetti sconosciuti da crescere e vendere a cifre importanti, per salvaguardare i numeri del bilancio. E fin qui, tutto come solito. Ottimo anche l'ingaggio di Alberto Paloschi: il ragazzo non è riuscito ancora a sbloccarsi in queste prime due partite, in fatto di gol, ma l'atteggiamento è quello giusto; movimento in area, duttilità, capacità di abbassarsi per aiutare la squadra, insomma, un po' come German Denis agli inizi della sua carriera atalantina. Ed è questo l'attaccante che serve all'Atalanta; la società, dal canto suo, era da mesi che lo seguiva: 7 i milioni investiti per Paloschi, il quale ha il fardello dell'attacco sulle sue spalle. Anche l'arrivo di Konko, pallino e beniamino di Gasperini, sembra essere un buon investimento: nella difesa a tre, in quel ruolo, è sicuramente migliore di Raimondi, estraneo a quella posizione.
Ma ecco il fatidico momento dei punti di domanda. Ora, con la cessione dapprima di de Roon e poi di Cigarini (giustissima, dal momento che il modenese era giunto al termine del suo ciclo atalantino, dopo essere stato soppiantato dall'olandese) perché non prendere un centrocampista con le loro stesse caratteristiche, che potesse garantire più qualità nella costruzione del gioco? Il ritorno di Grassi, per quanto Alberto sia stimato a Bergamo per il suo spessore, non va a compensare un centrocampo da 'muratori' più che finalizzatori. E questo, alla lunga, potrebbe diventare un problema e non da poco. Un altro dubbio è sopraggiunto nella tarda serata di ieri: Aleksandar Pesic, attaccante che dovrebbe fare da secondo a Paloschi e che nell'ultima stagione ha giocato meramente 6 partite e mezza. E' un giocatore da valutare e sicuramente da reintegrare in un calcio che non è più il suo da tempo.
Capitolo a parte e alquanto sorprendente, alla cui lettura la reazione è pari a '?!?!?', è relativa alla telenovela Sportiello: ovvio che l'arrivo di Berisha era finalizzato a lasciar andare Sportiello altrove ma, per un motivo o per un altro, non è andata in porto nessuna trattativa e l'Atalanta si è trovata con 4 portieri nella rosa (di cui uno, Mazzini, tornerà nella Primavera). Il tutto ha dell'incredibile.
Scoperta Kessie a parte e personaggi come Zukanovic, Petagna e, soprattutto, Cabezas ancora da valutare, ora, dopo una serie di punti e virgola scritti e riscritti questa estate, tocca a tre giocatori fondamentali mettere il punto e a capo per ripartire più forti di prima: Gomez, Pinilla e Sportiello, a loro il compito di trascinare questo assetto e di scrivere un nuovo paragrafo, sperando che i mancati trasferimenti non abbiano scaricato le loro penne a sfera.