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Atalantamania: Hateboer ha commesso uno sbaglio, ma Juve e Napoli hanno preso un abbaglio!
AHI AHI HATEBOER- Ma si è sbagliato di grosso l’olandese volante sull’ala destra di Gian Piero Gasperini, arrivato a gennaio di tre anni fa e cresciuto a furia di allenamenti duri e corsa a mille all’ora. La prestanza fisica è dalla sua parte, più di Castagne di certo, così come la spinta a macinare km per 90’, ma forse ci si può fermare qui: serata di grazia valenciana a parte, sotto porta sono più gli errori clamorosi che i gol nel sacco e gli assist ai compagni. In una squadra da 116 reti stagionali, di cui 10 messe dentro dall’altro esterno (Gosens), il classe 1994, in Serie A, è fermo ai 5 dello scorso anno, con gli assist sulle dita di una mano (5) nonostante le oltre trenta presenze in campo. Il suo rendimento è costante, sì, ma qualche sbavatura ci scappa sempre (quel retropassaggio assist a Neymar…): insomma, una macchina perfetta per questa Atalanta votata alla corsa e alle verticalizzazioni, ma altrove? Hateboer a Bergamo avrebbe trovato lo spazio definitivo che tanto agognava, sia in Serie A che in Champions League, ottenendo una consacrazione che avrebbe potuto aprire un ciclo in cui lui stesso, però, non crede. Per l’olandese l’Atalanta non potrà lottare a due per lo Scudetto o centrare la Semifinale europea. Anche 12 mesi fa nessuno ci credeva, e poi…
ROMERO O PERIN? MACCHÈ!- Ma non è certo intenzione della rinomata coppia Percassi&Gasp trattenere a Zingonia giocatori scontenti o a metà, quindi saluti a lui e a stracci nel cestino il suo contratto al 2023. Anche perché, tra la paura di perdere pezzi da 90 del calibro di Zapata e Gosens, Ilicic e Gollini, con la partenza di Hateboer la Dea non si strapperà sicuramente i capelli. Per questo sorprende il presunto interesse improvviso per il terzino da parte di Big quali Juve e Napoli. Con una cifra pari ad almeno 25 milioni tra l’altro, praticamente gli stessi con cui la Dea si è aggiudicata il traino della squadra Duvan Zapata. L’esterno avrebbe incantato Gattuso per la sua duttilità, eppure ha giocato quasi sempre e solo a destra: ma se il Napoli gli offre il doppio dell’ingaggio, si capisce al volo la fretta dell’ala di prendere il primo Frecciarossa. Diverso è il caso della Juve che, con quella stessa cifra come valore di scambio, potrebbe spingere Romero o Perin tra i nerazzurri: peccato che il difensore argentino non valga un così grosso investimento per la Dea che punta tanto sui ritrovati Caldara e Sportiello, perfetto per parare nelle prime tre giornate di campionato, al termine delle quali Gollini avrà già risolto la sua lesione al crociato.
LA DEA VUOLE VOJVODA- La fumata bianca attesa invece entro i prossimi sette giorni porta il nome esotico di Mërgim Vojvoda, difensore kosovaro dello Standard Liegi. Il terzino destro classe 1995 costerà alla Dea ‘solo’ 4,5 milioni di euro e rafforzerà un reparto scosso dall’addio di Hans Hateboer. I belgi lasceranno partire il loro giocatore solo dopo la partita di domenica contro il Genk: dopo sette giorni shock tra l’eliminazione beffa col Psg e l’intervista amara dell’olandese, nei prossimi sette la Dea potrebbe finalmente tornare a sorridere.