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    Atalantamania: ha ragione Papu Gomez, è ora di vincere (per davvero però!)

    Atalantamania: ha ragione Papu Gomez, è ora di vincere (per davvero però!)

    • Marina Belotti
    Papu Gomez, 4 luglio 2020: Alzare dei trofei è bellissimo, ma non è tutto, è meglio lasciare il segno in una squadra per sempre, piuttosto che essere uno dei tanti in una squadra abituata a vincere“.
     
    Papu Gomez, 4 ottobre 2020: “Sono contento per il premio ricevuto prima della gara (miglior centrocampista di Serie A 2019/2020, ndr), sarebbe bello vincere un trofeo con l’Atalanta, ma vediamo cosa può accadere”.
     
    Cosa è cambiato in 90 giorni? Tutto, o quasi. Il leader incontrastato di una Dea da favola ha visto scorrere davanti agli occhi la lotta a due per lo scudetto, prima, e poi, in tre lunghissimi minuti, una semifinale di Champions League. E’ ritornato in campo più inc…incurante che mai dei 33 anni sulla soglia e delle offerte da nababbo dall’Arabia Saudita. Più aggressivo, più arrabbiato, più incisivo, più tutto: Papu Gomez ha scoperto di essere nella sua forma migliore, circondato dalla rosa più completa della sua carriera, con una squadra riconfermata che punta dritto in porta. Al gol che però, in inglese, significa molto di più. E allora qual è l’’obiettivo’ dell’Atalanta? Vincere, per davvero però, un trofeo, una Coppa, un titolo. E scrivere, quel nome lungo che inizia e finisce con la stessa lettera, nel palmarès del calcio.
     
    CARPE DIEM- Arrigo Sacchi dixit: “La Champions è il nemico dell’Atalanta, a Gasperini ho detto che l’Europa gli farà perdere punti in campionato”. Mmm, quella stesa competizione internazionale e stellata che ha buttato a terra la Dea per poi darle il potere di rialzarsi più matura e consapevole di prima? Come ha più saggiamente ripetuto patron Antonio Percassi, la Champions è una scuola dove la Dea impara anche (e soprattutto) quando perde. Ma perché scegliere oggi di indirizzare le energie solo verso una competizione? Europa, Coppa Italia o Scudetto? Un po’ presto per focalizzarsi, a febbraio se ne potrebbe riparlare, ma adesso per la Dea è ancora tutto aperto e incredibilmente possibile.
     
    C’E’ POSTO PER TUTTI/O-  Del resto l’Atalanta si ritrova di fronte un Ajax che ha venduto alcune stelle e ha appena perso contro il Groningen. Fallibile, come il Liverpool di Thiago Alcantara, che ne ha presi 7 dall’Aston Villa. Al momento Klopp sembra imbattibile, ma questa Dea dalla panchina infinita può lottare almeno per un secondo posto con la gemella olandese, l’allieva in lotta contro il suo modello. Con i cambi azzeccati e le rotazioni ad hoc-mister Gasp in questo è un genio-mentre Miranchuk e Muriel possono far male alle pazze e incostanti Napoli, Inter, Juve, Ilicic e Zapata possono fare lo stesso contro Onana e Adrian. Insieme a loro, sempre lui, l’insostituibile, il numero 10 sulle spalle, una fascia sul braccio e un gol in testa: lasciare il segno e vincere un trofeo con la sua Atalanta. Senza bisogno di scegliere, anzi: ci sarebbe anche la Coppa Italia…

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