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Atalantamania: Gosens via? Non è Cambiaso niente…
IL SEGRETO- Vi ricordate Romero? Quando arrivò a Bergamo lo circondava lo scetticismo. Era conosciuto, dai tempi del Genoa, per non tirare mai indietro la gamba e farsi inondare di cartellini rossi, gialli, diffide e squalifiche. Con Gasperini e la sua Atalanta è diventato il difensore più bravo della Serie A. Stra pagato poi, neanche a dirlo, dal Tottenham. Ora c’è Demiral, esaminato con la stessa perplessità dalla piazza fino alla prova da gigante su Immobile, nell’ultima all’Olimpico. Ieri c’era Gollini, oggi c’è Musso. Ieri c’era Gomez, oggi c’è Boga. E vi parlo del passato più recente, senza tirare in ballo Spinazzola, Cristante, Bastoni o Kessie. Funzionerà anche per Gosens, anzi, funziona già. Perché i due mesi di perplessità e scetticismo per i ‘nuovi’ sono già alle spalle: di Maehle, in realtà, è da mesi che si ammirano le gesta, Pezzella si sta mettendo in luce ora ed è sulla buona strada, la sinistra, per seguire le orme del tedesco. Pazienza: la Dea possiede la virtù che manca ai grandi club, che vogliono ottenere tutto e subito. Per fare plusvalenze devi vendere, mai svendere, i big, agire con lungimiranza per l’acquisto di prospettiva e attendere che la cura Gasperini faccia effetto. Forse accadrà anche per Cambiaso, un giorno non troppo lontano.
MIRANCHUK- La notizia più succulenta riguarda però il destino del fantasista russo che ha scritto un a telenovela stile Lammers. 'Resto, parto, resto in Italia, volo in Germania'. Per l’ex Loko è stato 'parto, parto, resto in Italia, resto a Bergamo'. Ma avrà fatto due conti: tra tre settimane, ripresa la forma, potrà giocarsi un posto da titolare ogni match, con Ilicic out a tempo indeterminato, mettersi in mostra in Europa e aspettare ancora 5 mesi l’offerta giusta. E chissà, magari il suo estimatore Scheva nel frattempo torna.