AFP via Getty Images
Atalantamania: fin troppo facile per CR7, ma con Toloi e Djimsiti…
LA SVOLTA DEL MATCH- Quando al 13’ del primo tempo de Roon ha fatto segno al Gasp che Demiral era KO, si è pensato quasi a uno scherzo, su in tribuna. Possibile che tre difensori su tre si siano fatti male a stretto giro? Una sfortuna facciata, perché nella ripresa l’assenza dell’ex Juve sull’ex Juve (sarebbe stato ancora lì a chiedere un rigore…) e l’inesperienza del giovane Lovato - che anzi ha speso benissimo il giallo su CR7 - si sono fatte sentire. Già questa, una prima chiave di svolta del match. La seconda sono sicuramente le parate miracolose di de Gea, che si è superato in due acrobazie quasi contemporanee sui tiri in porta di Zapata e Malinovskyi. Era il 71’, la Dea era ancora sopra 1-2, e calato il tris staremmo certo parlando d’altro. E poi la terza mandata che ha definitivamente ribaltato le carte in tavola: i 4 gialli in due minuti presi dall’Atalanta, che non ne aveva già più, poco prima che entrassero i mostri Cavani e Pogba.
SECONDA OCCASIONE- Peccato che, dietro ogni vantaggio nemico, non si possa mai applaudire sportivamente ma si nasconda sempre l’ombra dell’errore amico. Prima Ilicic che lascia andare la sfera con superficialità in mediana, poi Freuler che buca Maguire, infine Palomino che non svetta su CR7. Ora passare dallo United all’Udinese sarà un duro colpo, ma la Dea può fare il colpaccio: 9 punti con bianconeri, blucerchiati e laziali, una botta di positività per salutare gli inglesi non con l’addio ma con un ’Arrivederci sogni di gloria’: il 2 novembre, anche solo senza i 75mila sugli spalti, sarà tutta un’altra partita.