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    Atalantamania: errare è umano...

    Atalantamania: errare è umano...

    • Sabrina Fratus
    ….perseverare è diabolico. Così potremmo completare il nostro titolo e riassumere la disfatta in quel di Cagliari. Già perché, sebbene l'esperimento difensivo a tre fino all'altro ieri non avesse dato soddisfacenti risultati, Gasperini proprio non ci vuole sentire nell'abbandonare la sua idea caratterizzata dal tenere la squadra alta, lasciando le retrovie scoperte e allo sbando. E così, ecco maturata un'altra sconfitta, un 3-0 che suona come uno schiaffo che sulla guancia.

    Si parte con un 3-5-2 che prevede Zukanovic al centro della difesa, sostenuto a sinistra da Masiello e a destra da Toloi (….il meno indicato dopo Raimondi per giocare in quella posizione) e, tempo di incassare il primo gol, sopraggiunto al 8', che Gasperini ha reimpostato l'assetto tornando a 4 dietro, con Carmona e Kessie davanti alla difesa, Conti-Kurtic-Gomez a sostegno di Paloschi, ovvero un 4-2-3-1 già visto con la Lazio dopo l'infortunio accorso a Dramé e con il Torino. Tuttavia il cambio di modulo a partita in corso non è servito, anzi: l'Atalanta non si è resa per nulla preoccupante nell'aria avversaria e, alla fine, sul taccuino risultano un flebile tocco di Kurtic e qualche dribbling di Gomez. Fino a quando, a complicare ulteriormente il percorso atalantino, ci si è messo pure Paloschi che, non solo ad oggi non ha ancora segnato, ma ha pure fallito il penalty che avrebbe potuto dare animo e coraggio a una squadra apparsa caotica e priva di idee. Chiaramente poi, come dice De Gregori, 'non è da questi particolari che si giudica un giocatore..' e su Paloschi non si può riporre l'assoluta responsabilità della sconfitta. Piuttosto che il mister inizi a dare un'ordine, una logica organizzativa a questa squadra perché ieri si è visto tutto, fuorché un team con le idee chiare; non si può mutare ogni volta l'impostazione tattica, creando confusione e disorientando gli uomini in campo. Bisogna dare una fisionomia, dare delle fondamenta: lì dietro, è necessario lavorare a quattro, l'Atalanta è una squadra provinciale e non la Juventus della situazione che può permettersi di giocare a tre (ma non sempre, come dimostra il flop con l'Inter..). E poi un ultimo quesito potrebbe essere rivolto alla società: siam sicuri che sia stato fatto tutto il necessario, durante il mercato estivo, per creare un giocattolo competitivo, atto ad assicurarsi una tranquilla salvezza?

    Si ricordi che 2/3 del successo degli undici di Rastelli porta la firma di un tale Marco Borriello, giocatore all'Atalanta fino allo scorso anno e che avrebbe voluto rimanere di quel di Bergamo, ma la società ha preferito lasciarlo andare, tra l'altro, a una diretta concorrente per la salvezza. E in queste prime quattro giornate ha siglato già la bellezza di 4 gol... . Scelte. Scelte che rischiano di pesare alla fine dei giochi.

    Ora il tempo di piangere sul latte versato non c'è. E' il tempo del riscatto e i prossimi due incontri, rispettivamente con Palermo e Crotone, ci diranno quanto è e quanta qualità ha questa Atalanta per poter militare nella massima Serie.


     

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