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Atalantamania, è l’ora delle partenze: il piano per Højlund
USCITE- Prima di assicurarsi un’altra entrata scontata, Hien in difesa a 7 milioni, Touré in attacco a meno di 20, Holm sulla fascia destra non oltre i 10, l’Atalanta deve salutare esuberi e non solo. Demiral e Palomino saranno i primi a partire, mister Gasperini non li ha neppure nominati domenica in conferenza stampa al termine della prima amichevole stagionale. Inter e Cagliari le piazze in pole, ma le trattative tardano a decollare. Poi sarà la volta di Soppy, Miranchuk, Zortea, forse Okoli, probabilmente Muriel e/o Zapata, magari in Arabia. Solo a questo punto il tesoretto può essere re-investito e il primo obiettivo sarà Hien, il difensore del Verona che aiuterà Toloi, Djimsiti e Scalvini nella retroguardia europea di Gasperini.
HØJLUND- La testa dice di trattenerlo, almeno un altro anno. Il ragazzo è appena sbocciato, ha segnato 15 dei 22 gol stagionali nei primi 6 mesi del 2023, e lo attende un anno da titolare in Europa League. Altrove, potrebbe bruciarsi, e i Percassi sanno che tra 12 mesi potrebbero chiedere anche 100 milioni. Il cuore però è stuzzicato dall’idea di avere subito 60 milioni: ha solo vent’anni, contro le grandi squadre non è mai riuscito a eccellere, un anno fa era stato pagato solo 17 milioni, e ci sono tanti giovani più felici di lui di giocare nell’Atalanta. Sotto ai 60 però la risposta d’obbligo è ‘no’, anche a ten Hag: una formua che accontenta emtrambi i club potrebbe essere quella dei 50 milioni + 10 di bonus.