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    Atalantamania: Denis problem?

    Atalantamania: Denis problem?

    Dopo la sconfitta avvenuta nel night match di sabato scorso contro la vecchia Signora, a Bergamo si mormora, si sbuffa, circa il mancamento e la cattiveria agonistica del reparto offensivo e, in particolare modo, ci si interroga sul principale perno dell'attacco atalantino che si incarna nell'argentino German Denis. Quest'ultimo, infatti, causa il rientro posticipato in Italia in estate per la nascita del quarto figlio, è sembrato, in questa fase iniziale di campionato, indietro di condizione fisica e inefficace sotto la porta, tant'è vero che ad ora El Tanque risulta estraneo ai tabellini dei marcatori; tuttavia non bisogna crearne un caso (o almeno per ora) considerando l'andamento dell'argentino da quando veste la casacca orobica.

    Spieghiamoci. Dall'arrivo di Denis a Bergamo nell'annata 2011/2012 sino alla stagione in corso, il centroavanti, nelle prime cinque giornate, che prendiamo come riferimento temporale, si è dimostrato rilevante e determinate solo quattro anni fa: il calendario, in quella circostanza, propose un avvio all'Atalanta molto più soft e con tre avversarie alla sua portata per la lotta alla salvezzza (Cesena, Lecce e Novara) e due società da media classifica (Palermo e Genoa); Denis andò a segno rispettivamente con il Cesena, a seguire con il Palermo e successivamente con il Lecce, dove fu autore di una personale doppietta. Nel torneo seguente l'Atalanta conquistò ben sette punti: sulla sua strada ci furono in primis Lazio, Cagliari Milan, Palermo e Catania; Denis siglò due sole marcature rispettivamente nel pareggio sardo e nella disfatta col Torino ma, per vederlo risolutivo, fu necessario attendere la dodicesima giornata nel celeberrimo 3-2 con l'Inter. Venendo in tempi più recenti, l'Atalanta 2013/2014 si aggiudicò appena tre points e, anche in questo caso, l'argentino uscì dal tunnel all'avvento del sesto match contro l'Udinese (preceduta dalla clamorosa sconfitta al Tardini in cui i nerazzurri lasciarono l'intera posta in palio e in cui Denis mise la firma sul secondo goal).

    In conclusione, per riassumere e essere più chiari, non è un mistero che il goleador argentino ingrani meglio la marcia in corso stagione più che partire in quarta. Lo dicono i numeri. Detto ciò, e tenendo in considerazione la partenza tosta e difficoltosa di questo mese che ha presentato Fiorentina, Inter e Juve, tre indiscusse potenze della Serie A, ci si deve auspicare che la 'sonnolenza' del Tanque sia davvero solo une mera dipendenza dalle statiche, e non la fine di un campione; l'Atalanta ha bisogno del suo trascinatore per eccellenza e a lui il dovere di dimostrarlo prossimamente contro Sampdoria (sorpresa di questo campionato) e Parma, in virtù delle quali la Dea inizierà la sua vera galoppata verso la salvezza.

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