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Atalantamania: Dea, che fine hai fatto?
Dicevamo: i dettagli contano. Gia’. Perché, di fronte a un Kurtic e un Denis in giornata no, che avrebbero meritato di uscire nelle battute iniziali del secondo tempo, in panchina le pedine da giocarsi anzitempo vengono introdotte già sullo 0-2 e nulla i loro ingressi, vale a dire quelli di Monachello ed Estigarribia, hanno potuto rimediare, invertendo le sorti del match. Dall’altra parte, astuto è stato Gasperini, bravo a giocarsi i cambi, azzeccando gli uomini giusti per portarsi a casa la vittoria: Capel su tutti ha portato vivacità in attacco ed è suo lo zampino dello 0-1 che ha portato al gol il neoentrato Dzemaili. Sulla seconda rete, merito dei genoani nell’aver sfruttato un contropiede, letale per i nerazzurri, castigati da un Pavoletti che si vede solo al 82’, proprio in virtù del gol.
Perdere nel calcio ci sta. Ma non così. C’è un’evidente emergenza in attacco che dev’essere sanata quanto prima: serve un attaccante di peso e di gol e, al tempo stesso,con la cessione di Maxi, una rivisitazione dello schema tattico, con Gomez trequartista e due punte che possano portare maggiore quantità e qualità offensiva. A tal proposito, dopo la pessima prestazione di ieri, si può considerare ancora Denis riferimento assoluto in quella zona? Con Pinilla più fuori che dentro al campo, la solitudine regna sovrana in quel ruolo, con un Monachello che probabilmente si starà chiedendo perché non gli possano essere dati più spazio e più fiducia.
Con una classifica ormai definita nei assecondi, probabilmente, partite ‘mollicce’ si vedranno ancora tra gli spalti di Bergamo. L’augurio, tuttavia, è quello di riaggiustare un giocattolo che sembra essersi rotto in queste ultime quattro uscite e che sarebbe un peccato non riuscire a ricomporlo, dopo la bella cavalcata di questa prima parte di campionato.