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    Atalantamania:| Con le pive nella calza

    Atalantamania:| Con le pive nella calza

    Si era voltata pagina sul taccuino, il 2012 e le sue scorie finali erano alle spalle: una coda d'anno da gettare come da tradizione alle spalle, fuori dalla finestra, con qualche tonfo di troppo a macchiare un anno straordinario, composto da un campionato chiuso là dove nessuno si sarebbe immaginato e una nuova stagione all'insegna degli scalpi delle grandi del nostro campionato. Ma la coniugazione del cambio d'anno (seppur, nel caso atalantino, si parli solo dell'ultima frazione dell'anno vecchio, concluso con una sola vittoria nelle ultime sei uscite) con una vita nuova non ha trovato applicazione: e si è tornati da Verona con le pive nella calza della Befana.

    I soliti errori dell'ultimo periodo, quelli da matita blu. Nella testa, nell'approccio, più che a livello tecnico-tattico. Squadra senza grinta, senza mordente: dov'è l'ardente Atalanta di un campionato fa? Forse persa tra le sirene del mercato? Lo può forse essere Schelotto, con la testa rimbombante di polemiche extracampo e brusii del calciomercato: l'ombra del levriero scatenato di un anno fa, freccia italoargentina che ieri al 'Bentegodi' ha vestito la sua ultima casacca atalantina. Ci sono poi altri protagonisti non toccati dalle trattative ma parsi spenti, inconcludenti: un Denis spuntato, un Biondini fuori fase, un De Luca senza il pungiglione.

    Ed è una sconfitta giusta, meritata, forse già scritta negli astri. Perché a Verona, col Chievo, è sempre difficile, lo insegnano la tradizione, la cabala e i numeri: campo quasi più ostico di San Siro e dell'Olimpico, dove la Dea - in undici confronti tra A, B e pure Coppa Italia - mai ha assaporato il gusto pieno della vittoria. Il rischio è continuare a scivolare. Domenica prossima si va a Roma, di fronte a una Lazio granitica, tosta, temibilissima. Occorre un sussulto dell'orgoglio: ritrovare l'Atalanta del campionato scorso, ritrovare gli occhi della tigre, la mentalità da Atalanta. O quantomeno una Dea in linea con la crema di questa prima metà di stagione: infilare l'ennesimo colpaccio contro una grande. Per dare una vigorosa sterzata alla rotta recente.

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