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    Atalantamania: con le mani e con i piedi all’Europa ciao ciao, semifinali ultima spiaggia!

    Atalantamania: con le mani e con i piedi all’Europa ciao ciao, semifinali ultima spiaggia!

    • Marina Belotti
    L’Atalanta è entrata in un loop e non riesce più a uscirne. Luce verde in Europa, luce rossa in campionato, dove è clamorosamente scivolata all’ottavo posto, fuori da tutto, sorpassata perfino dalla Fiorentina che era impegnata contro il Napoli. Ma se la prestazione contro il Sassuolo, nel dettaglio, non porta niente di buono (Atalanta stanca mentalmente, imprecisa e scarica negli ultimi 10 metri), è guardando il rendimento del 2022 in Serie A che ci si mette le mani nei capelli: 13 punti in 12 partite, mai fatto peggio di così da quando c’è Gasperini sulla panca. 
     
    MALE I SINGOLI- Scoraggiati dalle posizioni perse in campionato, i nerazzurri perdono di entusiasmo al fischio iniziale, subiscono altri gol e perdono altri punti. Un cane che si morde la coda all’infinito. Pecca la squadra, ma sbagliano anche i singoli. Steccano i veterani (Toloi, Hateboer), gli stacanovisti (Pasalic, Pessina), e anche i più freschi (Malinovskyi, Miranchuk, Zappacosta, Zapata, Scalvini, Pezzella). Il mix del mini turnover non paga, ma il problema è la mancanza di motivazioni a segnare: prendere due gol in ripartenza, con la Dea sbilanciata in avanti, ci può anche stare (merito al Sassuolo e a Traore), ma disturbarsi a vicenda sulla linea di porta (Zapata e Pasalic), non cogliere l’attimo, non trovare il guizzo e non inquadrare la rete sono errori da squadra di media-bassa classifica, come sarebbe l’Atalanta senza i punti raccolti all’andata, quando di solito fa peggio che al girone di ritorno. Ritroverà stimoli solo se eliminata dal Lipsia e quindi con la Serie A come ultima spiaggia? Speriamo di no.
     

    SPAREGGIO COL LIPSIA DECISIVO- Con la testa al Gewiss Stadium per il match da dentro/fuori di giovedì sera (ore 18.45), i nerazzurri non dovranno sbagliare. “Sicuramente scenderà in campo un’altra Atalanta”, ha detto a fine gara Zappacosta, come se sapesse già con assoluta certezza che basterà un inno europeo per far cambiare alla Dea completamente faccia e indossare la divisa da supereroe. Peccato che il Lipsia venga da una vittoria per 3-0 contro l’Hoffenheim, è in piena zona Champions, a 1 punto dal terzo posto. A segnare bomber Nkunku, ma anche i cambi europei Halstenberg e Szoboszlai (che traversa giovedì!). Solo le semifinali con vista sulla finale (Braga o Rangers permettono di sognare) salverebbero una stagione da dimenticare per tanti, troppi, motivi: infortuni muscolari, addio di Gosens, torti arbitrali, ondata di Covid).

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