Atalantamania, Chiesa trova chiusa la Porta Santa: habemus Portiere!
PIERGOLLO - Mancava dal rettangolo verde dalla gara di tutti i colori dell’1-5. Un solo gollino preso, anche lì. Poi, imbrigliato nella rete di sedici gare di fila patite dalla panca, scalpitando alla vista di Icardi e CR7. Eppure i numeri sono da sempre dalla sua porta, emh, parte: venticinque partite da titolare e in dodici di queste - praticamente la metà - porta inViolata. de Roon a parte, sarebbe successo anche con la Viola, sua ex squadra tra l’altro come per il talentuoso Ilicic, perché le parate su Chiesa, Simeone e Laurini con tacchetto e corpo sono da numero 1 nonostante indossi il 95. Anche i permessi per le uscite anticipate, tutti giustificati e controfirmati dal Gasp. Che per un’altra prestazione così farebbe la firma. Forse la Dea ha trovato finalmente il suo Lafont: si chiama Gollorius e vuole diventare rapper. Ma intanto fa il buttafuori nella Disco Dea.
RI-HABEMUS PAPU - “Il trequartista non sarà mai un giocatore completo”: quando Randaccio ha scritto questa provocazione, Gasperini non aveva ancora cambiato ruolo al Papu Gomez. Addio ala, il Papu vola più alto dietro gli attaccanti. Tre quarti non è la sua altezza rispetto a quella dei giganti di casa, perché del regno di Lilliput lui è il re. La prova del 9 sono i numeri: da trequartista si fa in quattro, centra i nove gol e i nove assist. Zapata ha ringraziato per, guarda caso, nove gare, poi i meriti se li è presi lui. La cavalcata da centrocampo è pura magia, Lafont che chiude le ante non può nulla su questo Ant-Man. Brillo, ubriaca le difese, e quando brilla lui, la squadra si specchia di riflesso nello specchio nemico. Una riflessione che va ora incentrata sull’Europa.
TRE ASSI AL MARASSI - Perché la Dea è ancora lì, in corsa con le grandi. Stessi punti della Lazio, -3 dalla Roma. Accanto, quel Torino che così Grande non è. La Coppa Italia lasciamola alle Idi di Aprile, adesso l’Atalanta deve darci dentro in campionato. Con i tre assi più in forma del momento: Ilicic, Papu e Gollini. Quagliarella è alla porta, e l’ha marchiata già dieci volte in carriera contro i nerazzurri. La Samp va lasciata al nono posto, la Dea deve coccolarsi la ‘nóna’ ormai bergamasca Ilicic: le lacrime e il sudore versati ieri pomeriggio l’hanno urlato al mondo. Josip, da un anno a questa parte, non gioca mai solo.