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Atalantamania: Champions, anche la Dea gioca a ‘ciapa no’!
INCOMPRENSIBILE- Non poteva esserci calendario più favorevole per l’Atalanta, che alla vigilia ha visto fermarsi le milanesi e dopo di lei attendeva che Juve e Lazio si togliessero punti. Invece, in questo campionato così equilibrato, le partite più a rischio sono quelle con le medio-piccole, e non i big match di cartello. È l’Empoli a far paura, la Salernitana a combattere fino all’ultimo respiro, questo Bologna che ha tutto da guadagnare a toglierti l’Europa (per farla sua?). Una Champions che nessuno sembra davvero volere, chi perché impegnata a pensare agli scontri internazionali che l’attendono, chi, come l’Atalanta, perché semplicemente non è in giornata, o ha un calo fisico che cuore e testa non risolvono.
E PREVEDIBILE- Lo scorso anno, all’apparenza più negativo di quello in corso, l’Atalanta dopo la 29esima giornata aveva 1 punto in più, 49, ed era a 7 punti dal 4° posto, ora meno distante (-4) solo per gli inciampi delle altre, e non certo per merito dei nerazzurri. Solo la Lazio, battuta dalla squadra di Gasperini sembra crederci davvero. Ai nerazzurri, per coronare il 4° sogno Champions, serve più fantasia, perché a furia di parlare dei 100 milioni di Lookman e Højlund, i difensori non gli lasciano un millimetro. È il rovescio della medaglia delle plusvalenze.