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    Atalantamania: Carnesecchi e Zaniolo, è l’Italia che verrà

    Atalantamania: Carnesecchi e Zaniolo, è l’Italia che verrà

    • Marina Belotti
    Sono amici, ma in campo sono agli antipodi. Il portiere si mette in mostra solo con i suoi tuffi, l’attaccante anche e soprattutto con quelle esultanze sopra le righe che non sono piaciute a Gasperini. La vittoria che vale il titolo di capolista all’Atalanta e il record delle dieci vittorie consecutive arriva proprio dagli Holly e Benji bergamaschi. Ora mancano 3 punti alla salvezza, che può essere raggiunta prima di Natale. 

    CARNESECCHI TOP - Quattro miracoli su Piccoli, uno su Zortea e Pavoletti. La vittoria dei nerazzurri è passata dai suoi guantoni. La freddezza dell’ex capitano dell’Under 21 che sogna l’Italia dei grandi è pari all’efficacia dei suoi interventi al primo anno da titolare senza l’alternanza con Musso. 9 clean-sheet in 21 partite, il pilastro della porta ha numeri da Champions: la media è di un gol a gara, ma sono quasi la metà le partite senza palloni raccolti nel sacco. 

    ZANIOLO TROPPO - Si sta sbloccando anche il fantasista ex Roma, al terzo gol stagionale con una zampata cinica, che forse ha diversi sassolini da togliersi dalla scarpa. Da qui le esultanze smodate, non “da Atalanta” se provicatorie. Sfoghi personali, ma al Gasp piace chi gioca e gioisce per e con la squadra. Sarà così, l’ambiente bergamasco intimo e tranquillo aiuterà. Intanto, con lui e Scamacca che tornerà a febbraio, conservare la vetta non può che essere il primario obiettivo. Oltre l’andata.

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