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    Atalantamania: bentornato, arrotino

    Atalantamania: bentornato, arrotino

    E' ancora una volta lui. Colui che perfeziona sforbiciate mozzafiato, tagliando le barricate avversarie nell'arco di millesimi di secondo e lasciandole insanguinate dei suoi tagli, è sempre il medesimo: Mauricio Pinilla.

    Nella partita di ieri sera col Cesena Pinigol ha lasciato nuovamente il segno per ben due volte. Il più recente, ancora impresso negli occhi di grandi e piccini, è il gesto tecnico che si registra al 33' st: D'Alessandro (al quale, personalmente, darei più spazio), prova a infiltrarsi nell'area piccola, tiro defilato da Capelli e in rimbalzo su Krajnc che, involontariamente, favorisce lo stacco da terra di Pinilla il quale, sfidando ogni legge di gravità, castiga Agliardi e company. Una rete pesante, importante che ha permesso di strappare in extremis il pareggio su un campo dove l'Atalanta non poteva permettersi di fallire. Come già detto in precedenti Atalantamania il cileno è il bomber delle magie e del last minute. Infatti, se andassimo a ritroso nel tempo, la prima sua segnatura importante e, parallelemente, decisiva si ebbe nella partita interna col Cagliari quando, allo scadere, fu protagonista di una rovesciata da urlo che permise ai bergamaschi di far bottino pieno. Stessa scena spettacolare, ma con esito negativo, si poté ammirare contro il Torino: punizione di Maxi e Pinilla ancora in fotocopia.

    Considerando che la scorsa serata si apprestava a partire da titolare dopo 3 giornate di squalifica, causa il calcio sferrato al granata Basha, la doppietta di Mauricio col Cesena è testimonianza di freschezza, condizione ottimale di un giocatore che c'è, è presente, sebbene sia stato abituato a recitare il copione tra panchina e rettangolo di gioco sino ad oggi.

    Dopo l'ennesima stangata, derivante dal celeberrimo pugno sferrato da Denis a Tonelli, l' Atalanta perde fino alla penultima giornata di campionato il suo argentino 'preferito' , proprio quando el Tanque stava ritrovando ritmo e gol, ma ha ritrovato il suo cileno, uno di quei attaccanti puntualmente in agguato, in grado di sfoderare le proprie abilità e di cambiare il tabellino in qualsiasi momento. E per lo meno, a differenza di 'bomber' come Bianchi che, oltre a non incidere, nel recupero di una gara valevole il raggiungimento dell'obiettivo stagionale, si permettono di peccare d'egoismo, anziché servire il compagno completamente libero che avrebbe potuto firmare il gol della salvezza, ….ben venga Pinilla, tutto indole e magia.

    Insomma, bentornato arrotino.

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