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Atalantamania: battere l’Inter (come il Milan) si può, Lucho sfida Lukaku!
ROMERO VS ROMELU-Il pericolo numero 1 per l’Atalanta è rappresentato dal gigante belga. Il ventisettenne ha già messo a segno 18 gol in 24 allacciate di scarpe oltre ai 7 assist, gli stessi del nuovo ‘Ronaldo il Fenomeno’, con una gara in meno e 3 gol da recuperare per abbracciarlo. In coppia con Zapata Muriel, il Cafeteros col sorriso, dà sempre il meglio di sé e il tecnico di Grugliasco pare innamoratissimo del suo tandem colombiano. E per fermare il bulldozer dell’area piccola nemica scenderà in campo uno degli uomini migliori: il promesso Juve Cristian Romero che ha già annullato con grande efficacia un mostro del calcio (e del palco) come Zlatan Ibrahimovic, il 23 gennaio scorso, sempre a San Siro. All’andata invece pochi lampi-Lukaku non stava troppo bene e aveva giocato più che altro Lautaro- ma ora il perno argentino classe 1998, agile e muscolare, è pronto a dare tutto a occhi chiusi. Per togliere 10 cm e 10 kg e immaginare davanti a sé il vero mostro d’area: Karim Benzema, 8 giorni dopo.
ERIKSEN VS PESSINA-Rispetto alla Juve ieri sera, la Dea non sarà costretta al turnover: adesso conta solo il campionato, il quarto posto da tenersi stretto, il test da vincere in vista del Real, e poi ci sarà lo Spezia venerdì per mandare in campo i ‘panchinari’. Dietro al duo colombiano tornerà Matteo Pessina sulla trequarti, famoso al mondo per aver cancellato la memoria del Papu, noto a Bergamo per la qualità del suo avanzare palleggiando e saltando l’uomo. Con grande tecnica. Certo, Eriksen ha più fantasia, ma la prevedibilità di Conte resta. L’Inter è penultimo per dribbling a partita. Prima la Dea.
GOSENS VS HAKIMI- E i migliori attachi del torneo, 62 a 60, passeranno dalle loro ali a tre polmoni. Robin e Achraf, 50 milioni di euro l’uno dopo il lavoro di fino di Antonio e Gian Piero. I quinti di centrocampo con la passione del gol (9 in A Gosens, 6 Hakimi) faranno la differenza sulle corsie: chi dei due passerà e crosserà come si deve avrà in mano la vittoria. Il ventiduenne marocchino farà respirare un bel po’ di Real Madrid all’Atalanta, che sa di poter battere le capoliste milanesi, e i rossoneri l’hanno già imparato a loro spese. Perché l’Inter sarà di certo ‘pazza’ e fuori di testa, ma è diversa da loro. Dai nerazzurri che incantano con il bel gioco corale e hanno già incastrato Liverpool e Ajax in Champions League. Vinca il migliore.