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  • Atalantamania: aspettando Dumbo, a 'Guardia' di una fede

    Atalantamania: aspettando Dumbo, a 'Guardia' di una fede

    Ci si era promessi di cambiare atteggiamento, ma ahimè il 3-0 subito a Milano è l'ennesima dimostrazione del campionato atipico e sottotono di questa Atalanta. La società, consapevole di ciò, sta richiamando all'appello i tifosi per il match interno contro l'elefantino rossoblu, quegli stessi tifosi sotto l'occhio del ciclone in questi giorni della rubrica inglese 'The Guardian'.

    Quest'ultimo, del quale apprezziamo il suo tentativo di volersi rapportare alla realtà bergamasca, va richiamato e corretto per altre questioni: 107 anni di storia non si possono ridurre a un 'fish and chips' di cinque minuti più indigesto, che saziante, atto a sminuire uno sport, una fede che nella città orobica sono la polenta e il vino quotidiani. Nessun accusa a Richard Hall che non sbaglia nel rimembrarci gli atti di violenza per cui la tifoseria nerazzurra si è fatta conoscere nel mondo ma mi creda sir Hall, l'Atalanta è molto di più. L'Atalanta è la linfa delle più grandi piante del nostro campionato di Serie A, ha donato a loro piccoli e grandi campioni come Domenghini, Scirea, Inzaghi, Cabrini, per passare ai più attuali Montolivo, Pazzini, quest'ultimo autore di una tripletta proprio contro l'Inghilterra qualche anno fa, in occasione della riapertura dello stadio di Wembley....forse agli inglesi quel giorno il thè delle cinque andò di traverso. L'Atalanta è una realtà calcistica che, seppur dalle misure provinciali, conta molti 'club amici' sparsi in tutta Italia e nel globo (vedi i club di Washington, Shangai, Tenerife) ciascuno dei quali si impegna nel suo piccolo a tramandare la passione per questi colours. E anche i supporters appartenenti a quella 'Curva Pisani' tanto discussa (per via per altro di un gruppo ristretto di deliquenti e teppisti), non scherzano: è noto il loro impegno economico fatto in questi anni per le popolazioni terremotate italiane dell'Emilia e di Mantova, per gli amici dell'Aquila Rugby, e il loro sostegno alla pediatria di Bergamo...per citarne solo alcune di iniziative.

    Prima di potersi esprimere con fermezza su un secolo di vita, bisognerebbe informarsi meglio. Decisamente meglio. Non siamo al circo: per questo, aspetteremo di indispettire come piccoli topini gli elefanti di De Canio domenica prossima, nel frattempo, la miglior risposta al 'The Guardian' arriva dalla frase emblema del tifo bergamasco: 'a Guardia di una fede...'. Che caso..un paradosso! O forse semplicemente la distanza di pensiero Londra-Bergamo non è poi così distante.

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