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Atalantamania: altro giro, altro (non) rigore, ma la sosta ora è una manna!
IL TRIDENTE D’ARGILLA- Muriel è tornato ancora una volta a ‘Chi l’ha visto’, Pessina è rimasto intrappolato nelle notti azzurre all’Europeo. In due non hanno chiuso un’azione, deludendo per l’esagerata facilità in cui hanno perso più volte palla in area. Tutto ciò che Koopmeiners di bello inventava, sfioriva tra i piedi dell’italiano e del colombiano. Cha hanno fatto rimpiangere Miranchuk, oltre a Ilicic e Zapata. Se (il primo) e quando (il secondo) torneranno, sarà tutto un altro tridente. Ma intanto, perché gli spunti arrivino e non si spengano, serve un’altra verve in attacco, e un’altra formazione. Di possibilità, a Pessina e Muriel, gliene sono state già date tante, come a Mihaila nella ripresa. Da 16 a 13, è il taglio indispensabile dei titolari da ruotare per le prossime partite decisive. Meglio pochi ma buoni.
IL FUTURO- Napoli-Lipsia-Sassuolo-Lipsia: nelle prossime quattro gare dopo la sosta la Dea si giocherà una fetta importante della stagione. Potrebbe ritrovare Zapata, ma qualsiasi inciampo le costerà l’Europa. Il quarto posto Champions ora è, potenzialmente contando una vittoria sul Toro, sceso a -5 e la Juve, fuori dall’Europa ma con l’impegno in Coppa Italia, dovrà vedersela con l’Inter. Un’occasione che non ricapiterà più a un’Atalanta che ha scoperto una difesa di ferro: cementificato l’attacco d’argilla, si può chiudere ancora col lieto fine la stagione più brutta e dura dall’era Gasperini.