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Atalantamania: a Roma senza 'Einstein', ma con un Cristante in più
Il match di ieri sera contro il Sassuolo è stato forse uno dei più intensi del percorso atalantino: quando sai di avere alle spalle squadre come Inter, Milan, Fiorentina che sperano in un tuo passo falso, quando sai che un campionato da urlo, come quello attuale, difficilmente ti ricapiterà subito, quando sai che mancano sette partite alla fine della maratona per poter raggiungere il 'non obiettivo' stagionale, ovvero un posto in Europa, è facile iniziare a sentire la pressione e lasciare spazio alla stanchezza. Ciò, infatti, è accaduto nel primo tempo: dopo la rete di Pellegrini, in virtù di un errore di Petagna, la squadra è andata visibilmente nel pallone: gioco palla sì, ma cross senza misura e capacità di incidere sottorete pari a zero.
Sicuramente, nell'intervallo, qualche rimprovero 'made' Gasperini è arrivato, così come è giunto il cambio di musica: collettivo sicuramente più reattivo, con un uomo in più a far la differenza: Cristante. Per lui, un'ottima prestazione personale, specie nel secondo tempo quando praticamente ha trascinato il centrocampo atalantino, annullando le iniziative di Missiroli e Pellegrini. Ciliegina sulla torta, il gol del 1-1, la rete di un pareggio più che meritato e ottenuto con lo spirito di una squadra ambiziosa. Trascinata, in aggiunta, dal solito Papu: per noi, ad oggi, è inqualificabile. Non ci sono più aggettivi, attribuzioni per esaltarlo. E' il compasso che racchiude e delimita perfettamente la sua squadra. Un matematico, un intuitore fuori dalla norma e ben lo sa Claude Adjapong, terzino del Sassuolo, in perenne difficoltà sul dribbling del Papu.
Ora, prima dell'assaggio della colomba, trasferta turbolenta nella capitale, contro la Roma. Gasperini, purtroppo, non potrà contare sul suo Einstein, ma, conoscendolo un poco, non affronterà i romani con atteggiamento passivo.