Atalantamania:| A qualcuno piace romantico
Quando i sentimenti battono il contante. Lo stracciano, perché loro se ne infischiano. Non c'era bisogno di ribadirlo, perché lo si conosce, ma ancora una volta è arrivata la tangibile prova di un amore inscalfibile. E' quello del popolo bergamasco nei confronti dell'Atalanta. La Festa della Dea, conclusasi col botto, è lo specchio dell'anima atalantina: calorosa, fragorosa, anche rumorosa, ma soprattutto incredibilmente romantica.
Diecimila persone - forse anche di più - per il clou finale, migliaia anche nelle serate precedenti. Hanno celebrato i colori e accolto l'ultimo arrivato, quel Facundo Parra ennesima intuizione argentina di Pierpaolo Marino. Qualcuno sperava nella guest star-Inzaghi, ma il sogno di mezza estate è rinviato. Resta una serata d'oro, un'accoglienza in grande stile al nuovo rinforzo. Una notte muy caliente, direbbero in Argentina.
La colonia albiceleste a Bergamo si gonfia ulteriormente. Era appena arrivato Matheu, che si è aggiunto a Moralez, Schelotto e Denis, ed ora ecco anche l'ex attaccante dell'Indipendiente, pronto a ritagliarsi un posto al fianco del Tanque, per una Dea a ritmo di tango. Facu e Denis in avanti, Schelotto (ma l'incognita del mercato pesa parecchio per il Galgo) e il Frasquito sulle corsie esterne: i presupposti per divertirsi ci sono tutti.
Siamo solo a metà luglio, ma la voglia di campo e di calcio è tanta. Alle spalle c'è una stagione storica, consegnata ormai alla storia. Una salvezza da record conquistata nonostante tutto e tutti. Bergamo freme. Ma sarà un campionato ancor più duro, da affrontare con la giusta concentrazione e con spirito di sacrificio. Spirito bergamasco. Sognare si può, si deve, ma il progetto nerazzurro passa inesorabilmente dal traguardo della salvezza.
Il dodicesimo uomo, quello in più, sarà sempre il pubblico. Che non tradisce mai, nonostante qualcuno, e ogni riferimento è facilmente intuibile, abbia consumato il più grande tradimento. Lo spot della Festa della Dea è l'adrenalina per guardare all'anno che verrà. In un calcio di sceicchi e milioni, qualcuno resta romantico. Ibrahimovic si accontenti di dormire in guanciali di banconote. Facundo Parra - non uno da pallone d'oro, parliamoci chiaro - a Bergamo è stato accolto da re. Ibra, a Parigi, magari passerà nell'indifferenza. Altri valori...