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Atalanta, dopo l'infortunio di Scalvini a Gasperini serve un difensore: i nomi
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EMERGENZA IN DIFESA - Ora la coperta è cortissima per la difesa dell'Atalanta, che in estate per sopperire alla prima assenza dell'azzurro classe 2003 aveva acquistato Godfrey, già ceduto a gennaio all'Ipswich Town perché non è riuscito a integrarsi a Bergamo. Con la partenza di Godfrey e i gravi infortuni di Kossounou e Scalvini, l’Atalanta in pochi giorni ha perso metà retroguardia. E non sono gli unici problemi: Djimsiti è diffidato, a un passo dalla squalifica, Kolasinac è uscito dal campo del Montjuïc contro il Barcellona zoppicante, e anche se ha recuperato dalla contusione alla caviglia, dovrà dosare le energie per sette partite ogni tre giorni in tre competizioni diverse nel solo mese febbraio. Hien torna dalla squalifica, e poi c'è capitan Toloi, che però non ha i 90 minuti nelle gambe ogni 72 ore.
LE PAROLE DIEL DG MARINO - “Siamo fiduciosi delle scelte che farà l’allenatore, lui ci sorprende sempre con idee nuove”, ha evitato la domanda diretta sul mercato ieri il direttore generale di Atalanta Umberto Marino a margine dei sorteggi Champions ai microfoni di Sky. Finora, in momenti di grande emergenza difensiva come a inizio stagione, il tecnico era arrivato ad arretrare De Roon e Ruggeri. Visto però il silenzio stampa prolungato anche sulla domanda circa l'arrivo di Maldini, che poi si è concretizzato in serata con le visite mediche, è più probabile che il dg nerazzurro abbia indugiato in attesa di risposte, sia dalla TAC di Scalvini che ha poi confermato l'operazione, sia dai club vagliati per cercare occasioni di mercato. “Vedremo negli ultimi giorni”, si è fatto scappare alla fine.
I NOMI IN POLE- Queste sono le ultime ore per provare a cogliere delle opportunità sul mercato chiamato, appunto, di riparazione. La società si starebbe indirizzando su un difensore già pronto, che ben conosce la Serie A, in grado di essere utile fin da subito, anche da titolare. Come Saba Goglichidze, georgiano classe 2004 in forza all’Empoli, arrivato in Italia poco più di un anno fa per meno di 500mila euro e che oggi vale già 8 milioni. Piace la sua forza fisica, la duttilità, la lettura in fase di impostazione e la velocità. Gli ostacoli però sono due: la volontà dell’Empoli di trattenerlo fino a giugno e la contendente Juve che si sta muovendo in fretta con il suo ds Giuntoli. Il secondo nome è quello di Thomas Kristensen, difensore danese dell'Udinese accostato anche lui alla Juve. “Il mio sogno è giocare in Inghilterra”, ha detto il 2002 in un’intervista qualche giorno fa, ma la Champions in nerazzurro potrebbe farlo traballare. C’è poi il sogno Strahinja Pavlovic, difensore serbo in forza al Milan: l’Atalanta lo vorrebbe in prestito con diritto di riscatto. Forte fisicamente e abile nel gioco aereo, vanta anche esperienza internazionale. Su di lui c'è il Galatasaray, ma Pavlovic non sembra intenzionato a spostarsi da Milano. Per il primo nome di cui si è parlato fin da dicembre, Jakub Kiwior dell’Arsenal ci vogliono più di 28 milioni, considerati troppi a gennaio, 10 in più dell'affare low cost Anel Ahmedhodzic, difensore classe 1999 dello Sheffield United, alto 190 cm e con esperienza internazionale tra Bosnia e Svezia. Infine, nelle ultime ore ha preso quota l’interesse per Nicolò Bertola, difensore classe 2003 dello Spezia in Serie B. Un metro e 92 di altezza, adatto al gioco di Gasperini per le sue doti fisiche e per la sua duttilità, abile come braccetto sia di destra che di sinistra. Ha già 3 gol e 2 assist all’attivo in stagione e non ha accettato il rinnovo di contratto col club spezzino.
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Sto scalvini è un rottame. Che appenda le scarpe al chiodo e che dia ad altro. Ma quante gare ha...