Atalanta, tranquilla:| Denis non si muove
Supporter nerazzurri tranquilli: German Denis rimarrà a Bergamo anche se con il suo avvio di campionato da invidiabile bomber (4 gol in 5 gare) è normale che le squadre che vanno per la maggiore lo vorrebbero nelle loro file.
L'Atalanta, comunque, è decisa a tenerselo ben stretto visto l'obiettivo-salvezza fortemente da centrare nonostante la zavorra inflitta dalla giustizia sportiva. Non è, quindi, il caso di dar peso alle recenti dichiarazioni a Radio Kiss Kiss Napoli del suo procuratore Leo Rodriguez che non ha escluso la possibilità di un clamoroso ritorno del «Tanque» al Napoli.
Si sa qual è il Dna di chi fa il procuratore: non appena un suo assistito si mette in luce non esita a megafonare a destra e a manca che su di lui piovono un mare di richieste. Rodriguez, che ricordiamo per aver vestito, anche se col contagocce, la maglia atalantina per una sola stagione sportiva, non è un'eccezione.
Parlando di Denis, vale la pena ribadire che ad averlo portato a Bergamo è stato il nuovo direttore dell'area tecnica Pier Paolo Marino che lo volle quattro anni or sono al Napoli. Un acquisto, pensate un po', accolto in modo assai tiepido (termine, forse, sin troppo generoso) da gran parte dei media perché restii nel riconoscergli specifiche qualità da goleador.
Sempre Marino, però, non esitò a entrare in scena, allora, per rassicurare l'intero ambiente in questi termini: «È vero che Denis è reduce, da Udine, con 4 gol sul biglietto da visita ma in Friuli era stato impiegato da seconda punta, dietro a Di Natale. Riportandolo al suo ruolo naturale vi accorgerete di che pasta è».
Alle parole del dirigente campano sono puntualmente seguiti i fatti, eccome. I menzionati 4 gol nelle 5 partite disputate hanno, così, contribuito in primis al team di Stefano Colantuono (altro protagonista del brillante percorso dell'attaccante) di annullare la grave penalizzazione a tempo di record.
E non è finita qui assicura a piena voce l'entourage di Zingonia convinta di non sbagliare la previsione forte, per di più, della serietà professionale e dell'encomiabile impegno del giocatore durante gli allenamenti. Ad accorgersi del rendimento di Denis è stato pure il ct Sabella convocandolo nella Nazionale argentina. E scusate se è poco...