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    Atalanta, segnali di crisi: dalla Champions al campionato, Gasperini studia la cura

    Atalanta, segnali di crisi: dalla Champions al campionato, Gasperini studia la cura

    • Marina Belotti
    Nel calcio è così: con 3 punti guadagnati ieri sera, dopo la vittoria in doppia rimonta con la Fiorentina e l'impresa sfiorata con l'Arsenal, l'Atalanta avrebbe agganciato la Juve a -2 dalla vetta, rientrando in quella griglia scudetto dove l'hanno posizionata gli altri; dopo una sconfitta con la neopromossa Como, invece, si parla già di crisi. Più che l'aver perso con una squadra che ha dimostrato coraggio e ambizioni, fa in realtà riflettere come sia arrivato questo ko: con tre reti subite nel giro di tredici minuti, subito dopo il break che avrebbe dovuto far schiarire le idee. In totale, da inizio stagione, l'Atalanta ha incassato tredici reti in sei partite, in media più di due a match. Come differenza reti in campionato, grazie ai 10 gol realizzati, ci sono sette squadre messe peggio, ma se continuerà così diventerà difficile segnare un gol in più dell'avversario.

    IN-DIFESA - Sicuramente le aspettative create dal mercato e poi fomentate da tanti addetti ai lavori, che dopo la vittoria della Coppa di Europa League vedevano la squadra di Gasperini tra le candidate allo scudetto, non fanno bene all'Atalanta. Una squadra che dà il meglio di sé quando non ha pressioni addosso, come ad Anfield, e che dopo quella notte a Dublino deve ancora prendere le misure. Tredici giocatori diversi, dieci nuovi innesti, un cambio radicale che necessita di tempo. Una prerogativa del gioco di Gasperini: a ogni inizio di stagione la sua Atalanta ha inciampato più volte, per poi prendere la rincorsa una volta formatasi la salda ossatura di base. La condizione non al meglio di molti ha inciso (Zaniolo non ha potuto essere utile nemmeno ieri), insieme all'infermeria sempre piena di difensori (ora Godfrey e Toloi, ma poco fa anche Djimsiti e Kolasinac) e le sconfitte con Torino e Inter sono state pesanti anche per il morale. L'energia però può essere trovata anche dalle motivazioni. E ieri, guardando la classifica, non mancavano. Mentalmente, passare dall'Arsenal al Como nel giro di pochi giorni può essere difficile, ma è questa la sfida che attende l'Atalanta in questo tour de force autunnale.

    NUOVI OBIETTIVI - Quindi, come venirne fuori? Ripartendo dalle belle prestazioni che hanno fatto ben sperare. La forza di reazione messa in campo con la Fiorentina, il testa a testa per oltre un'ora con il Real e per 90 minuti con l'Arsenal, il poker di Lecce. Lavorando tanto, come ha detto ieri il Gasp in conferenza, anche sul gruppo, per trarre giovamento dalla rosa lunga che vede in Samardzic, Brescianini, Zaniolo al top della condizione e Cuadrado degli interpreti potenzialmente in grado di spaccare e ribaltare le partite. Qualche pensiero in più quest'anno sarà riservato alla nuova formula Champions, l'obiettivo primario è rientrare nelle prime 24. Ma queste performance maiuscole nell'Europa più bella dovranno accendere il motore, e non spegnerlo, in campionato. La Champions passa da lì.

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    Monocromo
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    Ormai per mezza sconfitta o mezzo pareggio si parla di crisi. Ha messo sotto l'arsenal appena 3 g...

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