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Atalanta, Scamacca: "Europei nel miglior momento della carriera. Spalletti dice che sono pigro? No...'
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Quanto arrivi carico all'Europeo, dopo una stagione leggendaria per l'Atalanta e ottima a livello personale?
"Ci arrivo nel momento più bello e più importante della mia carriera. Speriamo di continuare così e aiutare anche la Nazionale".
Qual è la cosa che ti ha fatto cambiare la marcia?
"Le partite di San Siro me le ricordo, non stavo bene né fisicamente né mentalmente e a inizio anno ha avuto subito uno stiramento. Da febbraio/marzo in poi, oltre a raccogliere i frutti del lavoro, ha avuto una continuità che mi ha permesso di fare questo finale di stagione".
In cosa pensi di essere migliorato di più grazie al lavoro di Gasperini?
"Nella continuità di prestazione e nello stare nel vivo della partita, mi sento molto più nel vivo del gioco".
Cos'è la proprietà Atalanta?
"Una famiglia, qualcosa di sano e puro che oggi è difficile da trovare. Ti senti coinvolto a 360 gradi e ti spinge ad andare oltre i tuoi limiti".
Due finali e due vittorie in due anni: agli Europei?
"Speriamo. Dobbiamo onorare la maglia, poi se arriviamo fino in fondo ancora meglio".
Spalletti l'ha definita pigro. "Non so, onestamente fossi stato pigro non sarei arrivato a questo livello e nell'Atalanta. Il mister la vede così e probabilmente ha anche ragione, ma non mi sento pigro: sono il primo a entrare e l'ultimo a uscire da Zingonia, ma se dice così entrerò ancora prima!"
