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Atalanta, addio a Sartori: 'Luca Percassi è il più grande venditore della storia. Con Gasperini caratteri diversi, ma...'
La società Atalanta, per salutare degnamente Giovanni Sartori, ha organizzato una conferenza stampa all'Accademia Favini, dove l'ormai ex dirigente nerazzurro ha confessato: "E' tanto che non parlo, ma è un momento particolare. Sono onorato di aver fatto parte di questo progetto e di questa grande società, importantissimo anche a livello internazionale. Ringrazio l’amministratore delegato, che otto anni fa pensò a me, al presidente e a tutta la famiglia Percassi. Mi hanno dato la possibilità di contribuire alla realizzazione di un bellissimo progetto che ha portata la squadra a risultati straordinari in Italia e in Europa. Oggi è portata ad esempio di società virtuosa con una crescita esponenziale. I giocatori hanno indossato la maglia in modo encomiabile, portando altissimo il nome dell’Atalanta e di Bergamo. Siamo stati fortunati a trovare buoni giocatori qui diventati ottimi. Grazie a tutti i dipendenti che hanno collaborato con me: una forza che non si vede, le colonne portanti di questa società: i miei collaboratori hanno girato il mondo per trovare giocatori. Grazie ai tifosi, col loro calore e il loro affetto sono un tutt’uno con la squadra e mi hanno fatto sentire uno di loro. Grazie alla città di Bergamo che mi ha accolto facendomi sentire uno di casa. Grazie anche agli allenatori passati dall’Atalanta: percorsi magari solo cominciati e alcuni finiti. Mi ritengo fortunatissimo”.
STAGIONE 2022/2023- "Pensavo che l’Atalanta stavolta potesse arrivare più in alto, ma mai come in quest’annata appena conclusa abbiamo dovuto superare e sopportare così tanti infortuni. Il modello Atalanta è molto semplice: gente che lavora da mattina a sera, una tifoseria e una città che vivono per la società e la squadra. Di base ci sono passione e lavoro 24 ore al giorno 365 giorni all’anno: magari prima ne lavoravo solo 23… Voglio sperare che anche da altre parti ci siano gruppi di lavoro disposti a fare altrettanto”.
PERCASSI- “Luca è il più grande venditore della storia, non solo dell’Atalanta; riuscirebbe a vendere la sabbia nel deserto. Ho vissuto due favole straordinarie: al Chievo arrivammo ai preliminare di Champions e di Europa League con un quartiere di Verona, il percorso dell’Atalanta è sotto gli occhi di tutti. Qui c’è una proprietà di ex calciatori a differenza di Luca Campedelli: chi ha giocato conosce meglio certe dinamiche e la materia. Anche Luca Percassi è cresciuto molto: all’inizio veniva il giovedì, poi ci è sempre stato vicino quotidianamente”.
GASPERINI- “Su Gasperini dico solo una cosa: con caratteri diversi, abbiamo lavorato entrambi esclusivamente per il bene dell’Atalanta. Mi sono portato un gruppo di collaboratori dal Chievo, via via implementato: ci metteremo d’accordo su chi rimane e chi, tra i miei collaboratori storici e quelli più legati alla società, verrà con me”.
MODUS OPERANDI- “Il mio modo di lavorare è cambiato qui all’Atalanta. Luca è più giovane, io sono più anziano e chiuso: la mia esperienza che ho maturato anche qui mi porterà a trasferire il mio modo di lavorare alla squadra dove andrò, portando avanti il mio modo di vedere il calcio, confrontandomi con dirigenti e allenatori nuovi. Bisogna sempre adeguarsi all’ambiente che si trova”.