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    Atalantamania: paradosso Petagna, adesso rischia il posto

    Atalantamania: paradosso Petagna, adesso rischia il posto

    • Marina Belotti
    “Punta più di quanto tu possa permetterti di perdere ed imparerai il gioco", sosteneva Winston Churchill. E il gioco l'Atalanta l'ha imparato molto bene perché, con un altro tipo di gioco, di parole in questo caso, ha puntato su una punta. Nell'azzardo stagionale, mister Gasperini non ha scommesso solo su Caldara, Conti e Gagliardini: proprio quando non poteva più permettersi di perdere, ha giocato la carta Petagna.
     
    L'ESPLOSIONE DI PETAGNONE- Subentrato nel primo match contro la Lazio, in soli 11' l’ex Milan marchia la rete: si pensa alla fortuna del principiante, i fari sono tutti su Paloschi. La sua carriera prende così la forma della panchina, non è lui la prima scelta. Ma proprio nell'ultima chance per azzeccare il pieno, Petagna parte titolare con la marcia ingranata: insacca dopo 3' contro il Crotone e la settimana dopo è risolutivo contro il Napoli. Il 3-5-2 gli piace, ma Gasp cambia, 3-4-3: lui segna ancora contro la Lazio al 21' del primo tempo e, nello stesso minuto della ripresa, prende il Toro per le corna, seppur con un nuovo 3-4-2-1. Finché a marzo in un'intervista confida: "Anche se mi fermerò a quota 5, sarò un assistman". Per 3 volte mantiene la promessa, ma per 30 sbaglia clamorosamente sotto porta. Sono le doppie facce di un bomber a metà, tra convocazioni in Nazionale e buchi nell'acqua. Gasperini di certo ha esaltato il suo talento di apritore di pista per gli inserimenti dei centrocampisti. Ma è anche vero che il mister, allora, non aveva altra scelta.

    INSIDIA CORNELIUS- Dai primi di maggio però un'altra scelta ce l'ha e si chiama Cornelius: un attaccante a tutto tondo, una vera punta, in grado adattarsi al gioco di Gasp e di segnare, tallone d'Achille del triestino. Un centravanti di manovra che Davor Milito definisce: "Una punta con il fiuto del gol". Per le sue caratteristiche, Andreas Cornelius ricopre il ruolo di vice-Petagna, ma rimarrà solo vice? Certamente l'ex Copenaghen può trovare spazio in Europa League: ha già alle spalle grande esperienza nelle competizioni europee, con 19 presenze e 7 goal in Champions e 13 presenze e 2 goal in Europa. Insignito del titolo di capocannoniere, 'Calciatore dell'anno' e ‘Miglior giovane dell'anno' 2013, quando è in Danimarca dà il meglio di sé, sia da attaccante d'area, sia da centravanti di manovra: 23 goal in 4 anni di Superligaen, di cui 12 nell'ultimo campionato, dove torna in doppia cifra. Più del doppio delle reti di Petagna, ma quando lascia la Danimarca lamenta problemi fisici e difficoltà di ambientamento: a Cardiff gioca solo 11 volte. Patirà la nostalgia di casa anche a Bergamo?

    ILICIC FALSO NUEVE- Se Cornelius non si ambienterà, è probabile che sarà Ilicic l'insidia. Lo sloveno potrebbe essere impiegato come seconda punta, ruolo in cui vanta 29 presenze, 10 reti e 6 assist. Altresì potrebbe essere adoperato come falso nueve, stravolgendo così le carte in tavola a Petagna. Già Montella quando lo allenò alla Fiorentina lo sfruttò in questo ruolo: falso nueve al centro del tridente con Joaquin e Salah esterni. Un assetto offensivo che non dava punti di riferimento agli avversari, con Ilicic supportato dagli inserimenti del centrocampo e delle fasce. D'altronde la storia del numero 9 insegna: quando 60 anni fa Marton Bukovi, allenatore del MTK Budapest, perse il suo centravanti titolare Höfling, sostituì l’attaccante con la mezza punta Palotas, un giocatore non fornito di un gran fisico, ma dotato di buoni tempi di inserimento, elevato tasso tecnico e discreta visione di gioco. Se Gasperini decide di mettere in un angolo Petagna, Ilicic vanta proprio le stesse caratteristiche di Palotas, ma ha anche un gran fisico. Al tecnico atalantino piace sperimentare e potrebbe raccogliere l'eredità di Höfling con un 3-1-2-4 basato su dinamismo ed inserimenti. Ilicic indosserà la 72 è vero, non la 9, ma, sommando le cifre, il risultato non cambia.
     
    TRA I DUE LITIGANTI...- Petagna gode: lui farà di tutto per tenersi il posto, non si accontenterà della panchina. La sfida è aperta e il popolo atalantino lo sostiene, con Luca Percassi in prima linea a puntare tutto sul duo-social composto da Gomez (fresco di rinnovo) e dal suo “fratellino” Petagna. Con l'Europa, la posta in gioco è alta e le puntate continueranno anche nel prossimo campionato: Petagna è pronto a raccogliere la sfida e darà filo da torcere ai new entry. Scommettiamo?
     

     

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