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Atalanta, Percassi: 'Gosens ok, partiamo sempre per salvarci. Gasperini certezza, il futuro alla Juve...
Niente conferenza stampa per Gian Piero Gasperini. Alla vigilia della sfida contro il Milan, l'ad dell'Atalanta, Luca Percassi, ha parlato in conferenza stampa a Zingonia: "Ho chiesto personalmente di poterla fare io la conferenza in nome della società perché dopo la partita di Genoa e quella con la Juve non avevamo ancora parlato, ci sembrava giusto farlo oggi di fronte all'ultima giornata di campionato e all'ennesima straordinaria stagione sportiva che ha fatto l'Atalanta. Occasione per la società di trasmettere un immenso grazie ai tifosi, al mister e allo staff che hanno fatto qualcosa di straordinario, che rimarrà per sempre nella storia della società".
FINALE CON LA JUVE - "So da dove veniamo e questa è una cosa che i tifosi dell'Atalanta sanno molto bene, parlare di ciliegina sulla torta è riduttivo, se penso a cosa abbiamo vissuto nell'ultimo anno abbiamo visto il concludersi e il iniziare una stagione e mezza con l'Atalanta due volte in Champions League, una gara col Psg, una col Real, una finale con la Juve, e ci siamo riqualificati alla Champions. Io di motivi di festeggiare ne vedo tantissimi perché noi siamo sempre una medio piccola realtà del calcio europeo. Stiamo vivendo qualcosa di eccezionale, ma mai con la presunzione di darlo per scontato. L'obiettivo di salvarsi che dichiara mio papà è vero, lo dobbiamo raggiungere ogni stagione. Noi siamo orgogliosissimi di quello che stiamo facendo, non vediamo cose negative rispetto alla voglia di vincere la Coppa Italia perché partecipare alla Champions equivale a un trofeo, e i nostri tifosi ne sono contenti".
SECONDO POSTO - "Quando sento queste riflessioni fanno piacere perché dimostrano la bontà del lavoro fatto ma stiamo parlando di un'Atalanta molto competitiva, ma stiamo giocando contro squadre altrettanto forti, con campioni, e avere già la Champions garantita è un qualcosa di unico, io seguo il mister che vuole fare bene ogni partita e farla al massimo e accadrà anche domani. Poi domani ci sono campioni che possono cambiare la partita da un momento all'altro, ma l'Atalanta farà l'Atalanta".
PROSSIMA STAGIONE - "Il nostro obiettivo è sempre di crescere, speriamo siano risultati ripetibili quelli degli ultimi anni, ma il dogma è che l'Atalanta ogni anno partirà per salvarsi. Questo è il nostro obiettivo di partenza, ovvio che tutte le stagioni parti da 0, devi arrivare a 40, siamo convinti di avere una buona squadra, dopo le esperienze europee e le finali giocate ci hanno permesso di comprare giocatori e venderne altri".
SCUDETTO E GASP - "L'Atalanta ha la fortuna di vivere un contesto di lavoro che è la città in cui è, Bergamo è una città che fa del lavoro la sua prima caratteristica, riconosciuta da tutti. L'Atalanta rappresenta al meglio la propria città: si deve lavorare, punto, senza altri segreti, abbiamo nel nostro allenatore la perfetta guida che rappresenta questo spirito, fondato sul lavoro. Gasperini rimarrà anche in futuro alla guida dell'Atalanta, assolutamente".
MOMENTI BELLI E BRUTTI DELLA STAGIONE - "Martedì sera una buona parte della nostra tifoseria è venuta a salutarci, non a Bergamo ma a Reggio, purtroppo Bergamo è stata colpita. Nell'anno in cui i momenti da festeggiare erano tantissimi, abbiamo avuto una responsabilità incredibile e sappiamo quanto l'Atalanta ha portato felicità nella casa dei bergamaschi, riabbracciarci è stato molto significativo, ci manca tantissimo la nostra tifoseria ma ha rispettato le vittorie più belle con l'atteggiamento più bello, rispettando le distanze, è stato un momento toccante di riavvicinamento. E anche rivederli sugli spalti mercoledì sera, la speranza nel prossimo campionato di tornare a un minimo di normalità. Momenti brutti non ne ricordo, solo momenti di responsabilità che tutta la società ha avuto per cercare di ottenere quello che siamo riusciti a raggiungere senza mai darlo per scontato. Sappiamo chi siamo".
LA GARA CHE CAMBIEREBBE - "Forse l'andata col Real Madrid, la gara più condizionata, però ti rendi conto che quando giochi col Real e il Psg un dettaglio fa la differenza, per noi sono state imprese incredibili, il gol alla fine un po' infelice, però ti rendi conto del valore delle avversarie".
COME STA LA SQUADRA - "Fisicamente bene, sono partite di tensione, aspettative, ma sono abituati a giocare ogni tre giorni, questa gara permette riflessioni per migliorarci".
EPISODI DISCUSSI IN FINALE - "Sono due episodi che purtroppo hanno condizionato la gara, al di là degli avversari che hanno una squadra di grandi campioni, sono partite di grandi equilibrio e anche qui il dettaglio fa la differenza. Non è nostra abitudine commentare perché gli errori quando ci sono si commentano da soli".
GASP ALL'ATALANTA - "La nostra certezza è il mister, abbiamo un rapporto di vissuto così importante che è da lui che ripartiamo ogni stagione e da cui riceviamo i maggiori stimoli, ripartiamo facendo le cose che l'Atalanta può fare, ma ci parliamo tutti i giorni col mister, non sarà necessario un punto a fine stagione. Il calcio è una materia dinamica, però partendo dalla nostra speranza, fare tutto nel bene della società e rinforzare la squadra. I presupposti sono questi, poi il calcio ti può o meno premiare".
RINNOVO - "Rinnovo al 2025? Non è una novità, tutti gli anni prolunghiamo di una stagione alla fine di ogni stagione da quando c'è il mister, abbiamo un rapporto lungo e duraturo".
GASP A BERGAMO - "Gasp alla Juve? Io credo che il mister sappia in cuor suo quanto vale l'Atalanta e cosa abbia rappresentato per lui, questo è un matrimonio e quando si fanno vuol dire che se si sta insieme si è tutti contenti e consapevoli".
ANTI-SUPERLEGA - "L'Atalanta è una medio piccola ed è il sogno che tutte le società e le provincie devono tenere vivo, questo è il vero messaggio che l'Atalanta ha dato rispetto a qualche progetto di eccellenza che non rappresenta il calcio, il calcio è di tutti, porta passione in qualunque città in cui siamo andati, ed è il messaggio che la Uefa sta tutelando al massimo e noi siamo d'accordo con la meritocrazia dello sport nel rispetto delle cosiddette grandi, ma il rispetto deve essere reciproco".
MALINOVSKYI - "Le scelte della formazione non le so mai, sono scelte totalmente sue. Gosens so che non dovrebbe avere problemi a quanto ne so. Malinovskyi? Un ragazzo che ha confermato quanto ci aspettavamo, ovvio che l'evoluzione e l'adattamento ha portato alla consacrazione di un ragazzo fortissimo che ha l'entusiasmo di essere protagonista nell'Atalanta e per noi questo ha un valore immenso".
COME L'OLANDA - "Il calcio dell'Atalanta è appassionante, cresciuto grazie al mister e ai ragazzi, ma vedo tanti trofei: la partecipazione tre volte di fila alla Champions sono tre trofei grandi. L'unica provinciale che ha partecipato alla Champions è l'Atalanta. Non sono deluso di non aver vinto la Coppa ma dispiaciuto. Per noi giocare la Champions per la prima volta a Bergamo col pubblico".
FINALE CON LA JUVE - "So da dove veniamo e questa è una cosa che i tifosi dell'Atalanta sanno molto bene, parlare di ciliegina sulla torta è riduttivo, se penso a cosa abbiamo vissuto nell'ultimo anno abbiamo visto il concludersi e il iniziare una stagione e mezza con l'Atalanta due volte in Champions League, una gara col Psg, una col Real, una finale con la Juve, e ci siamo riqualificati alla Champions. Io di motivi di festeggiare ne vedo tantissimi perché noi siamo sempre una medio piccola realtà del calcio europeo. Stiamo vivendo qualcosa di eccezionale, ma mai con la presunzione di darlo per scontato. L'obiettivo di salvarsi che dichiara mio papà è vero, lo dobbiamo raggiungere ogni stagione. Noi siamo orgogliosissimi di quello che stiamo facendo, non vediamo cose negative rispetto alla voglia di vincere la Coppa Italia perché partecipare alla Champions equivale a un trofeo, e i nostri tifosi ne sono contenti".
SECONDO POSTO - "Quando sento queste riflessioni fanno piacere perché dimostrano la bontà del lavoro fatto ma stiamo parlando di un'Atalanta molto competitiva, ma stiamo giocando contro squadre altrettanto forti, con campioni, e avere già la Champions garantita è un qualcosa di unico, io seguo il mister che vuole fare bene ogni partita e farla al massimo e accadrà anche domani. Poi domani ci sono campioni che possono cambiare la partita da un momento all'altro, ma l'Atalanta farà l'Atalanta".
PROSSIMA STAGIONE - "Il nostro obiettivo è sempre di crescere, speriamo siano risultati ripetibili quelli degli ultimi anni, ma il dogma è che l'Atalanta ogni anno partirà per salvarsi. Questo è il nostro obiettivo di partenza, ovvio che tutte le stagioni parti da 0, devi arrivare a 40, siamo convinti di avere una buona squadra, dopo le esperienze europee e le finali giocate ci hanno permesso di comprare giocatori e venderne altri".
SCUDETTO E GASP - "L'Atalanta ha la fortuna di vivere un contesto di lavoro che è la città in cui è, Bergamo è una città che fa del lavoro la sua prima caratteristica, riconosciuta da tutti. L'Atalanta rappresenta al meglio la propria città: si deve lavorare, punto, senza altri segreti, abbiamo nel nostro allenatore la perfetta guida che rappresenta questo spirito, fondato sul lavoro. Gasperini rimarrà anche in futuro alla guida dell'Atalanta, assolutamente".
MOMENTI BELLI E BRUTTI DELLA STAGIONE - "Martedì sera una buona parte della nostra tifoseria è venuta a salutarci, non a Bergamo ma a Reggio, purtroppo Bergamo è stata colpita. Nell'anno in cui i momenti da festeggiare erano tantissimi, abbiamo avuto una responsabilità incredibile e sappiamo quanto l'Atalanta ha portato felicità nella casa dei bergamaschi, riabbracciarci è stato molto significativo, ci manca tantissimo la nostra tifoseria ma ha rispettato le vittorie più belle con l'atteggiamento più bello, rispettando le distanze, è stato un momento toccante di riavvicinamento. E anche rivederli sugli spalti mercoledì sera, la speranza nel prossimo campionato di tornare a un minimo di normalità. Momenti brutti non ne ricordo, solo momenti di responsabilità che tutta la società ha avuto per cercare di ottenere quello che siamo riusciti a raggiungere senza mai darlo per scontato. Sappiamo chi siamo".
LA GARA CHE CAMBIEREBBE - "Forse l'andata col Real Madrid, la gara più condizionata, però ti rendi conto che quando giochi col Real e il Psg un dettaglio fa la differenza, per noi sono state imprese incredibili, il gol alla fine un po' infelice, però ti rendi conto del valore delle avversarie".
COME STA LA SQUADRA - "Fisicamente bene, sono partite di tensione, aspettative, ma sono abituati a giocare ogni tre giorni, questa gara permette riflessioni per migliorarci".
EPISODI DISCUSSI IN FINALE - "Sono due episodi che purtroppo hanno condizionato la gara, al di là degli avversari che hanno una squadra di grandi campioni, sono partite di grandi equilibrio e anche qui il dettaglio fa la differenza. Non è nostra abitudine commentare perché gli errori quando ci sono si commentano da soli".
GASP ALL'ATALANTA - "La nostra certezza è il mister, abbiamo un rapporto di vissuto così importante che è da lui che ripartiamo ogni stagione e da cui riceviamo i maggiori stimoli, ripartiamo facendo le cose che l'Atalanta può fare, ma ci parliamo tutti i giorni col mister, non sarà necessario un punto a fine stagione. Il calcio è una materia dinamica, però partendo dalla nostra speranza, fare tutto nel bene della società e rinforzare la squadra. I presupposti sono questi, poi il calcio ti può o meno premiare".
RINNOVO - "Rinnovo al 2025? Non è una novità, tutti gli anni prolunghiamo di una stagione alla fine di ogni stagione da quando c'è il mister, abbiamo un rapporto lungo e duraturo".
GASP A BERGAMO - "Gasp alla Juve? Io credo che il mister sappia in cuor suo quanto vale l'Atalanta e cosa abbia rappresentato per lui, questo è un matrimonio e quando si fanno vuol dire che se si sta insieme si è tutti contenti e consapevoli".
ANTI-SUPERLEGA - "L'Atalanta è una medio piccola ed è il sogno che tutte le società e le provincie devono tenere vivo, questo è il vero messaggio che l'Atalanta ha dato rispetto a qualche progetto di eccellenza che non rappresenta il calcio, il calcio è di tutti, porta passione in qualunque città in cui siamo andati, ed è il messaggio che la Uefa sta tutelando al massimo e noi siamo d'accordo con la meritocrazia dello sport nel rispetto delle cosiddette grandi, ma il rispetto deve essere reciproco".
MALINOVSKYI - "Le scelte della formazione non le so mai, sono scelte totalmente sue. Gosens so che non dovrebbe avere problemi a quanto ne so. Malinovskyi? Un ragazzo che ha confermato quanto ci aspettavamo, ovvio che l'evoluzione e l'adattamento ha portato alla consacrazione di un ragazzo fortissimo che ha l'entusiasmo di essere protagonista nell'Atalanta e per noi questo ha un valore immenso".
COME L'OLANDA - "Il calcio dell'Atalanta è appassionante, cresciuto grazie al mister e ai ragazzi, ma vedo tanti trofei: la partecipazione tre volte di fila alla Champions sono tre trofei grandi. L'unica provinciale che ha partecipato alla Champions è l'Atalanta. Non sono deluso di non aver vinto la Coppa ma dispiaciuto. Per noi giocare la Champions per la prima volta a Bergamo col pubblico".