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Atalanta-Napoli: può essere l'ultima di Gasperini
Il Napoli, secondo in classifica, domenica affronterà un'Atalanta che prima di lunedì sera era nella stessa posizione a specchio, penultima con soli 3 punti. Ora, dopo aver vinto contro il Crotone, fanalino di coda di questo campionato, è salita al sedicesimo posto. Il pericolo di perdere davanti a tutti i tifosi è però molto alto. La panchina di Gasperini scotta e ospitare un Napoli così in forma come quello visto ieri in Champions League contro il Benfica è una patata bollente che rischia di rompere nuovamente gli equilibri già precari in quei di Bergamo. Le cifre sono tutte per il Napoli e pronosticano una goleada azzurra: i partenopei sono una vera e propria macchina da gol. Ben 14 gol fatti e solo 5 subìti. Di questi, fuori casa ne hanno realizzati 5 e incassati solamente 2. L'Atalanta dal canto suo ne ha segnati 9 e subiti addirittura 12, di cui la metà proprio tra le mura dell'Atleti Azzurri d'Italia.
Si mette dunque male per la Dea che sul terreno casalingo è riuscita ad esultare sotto la Curva Nord per cinque volte, ma si è messa le mani nei capelli una volta di più. Il capocannoniere partenopeo da temere è Callejon, che ha 5 gol in cassaforte, ma subito dopo lo segue Milik a quota 4, gli stessi di Kessiè. Peccato certo che l'ivoriano ha avuto la bella pensata di farsi espelle sul vantaggio dello 0-3 di lunedì sera contro il Crotone e quindi salterà un match così delicato in cui la sua presenza sarebbe stata fondamentale. Il Napoli ha tra le sue fila anche Hamsik, che ha centrato il bersaglio già due volte, così come Petagna per la Dea,ma non è detto che quest'ultimo partirà da titolare. Certo l'Atalanta ha dalla sua l'imprevedibilità che le permette di non doversi affidare a un solo bomber: ci sono sempre i vari Gomez, Kurtic, Masiello che potrebbero sorprendere e trafiggere le retrovie della banda di Sarri. Un dato però è certo: l'Atalanta concede gol agli avversari da ben nove gare consecutive di questo campionato, mentre il Napoli è rimasto imbattuto proprio nelle ultime nove gare e, di queste, ne ha vinte sette.
Insomma, la matematica non è un'opinione, ma per fortuna la palla è rotonda: deciderà il campo. Sicuramente se Berisha e i nerazzurri non vorranno fare una figuraccia dovranno scendere in campo combattivi. E chissà che non vengano stravolti i pronostici e non finisca 3-0, come nell'impresa targata Denis del febbraio 2014. Del resto, solo una pioggia di gol può spegnere il fuoco che in questo momento arde negli azzurri.
